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shih tzu

Joe, il cane eroe: si immola per salvare la vita ai suoi padroni

News Redazione -

E' successo a Lecco, dove questo piccolo grande cagnolino si è immolato per salvare i suoi padroni. Il pitbull e il boxer del vicino sono entrati nel loro giardino, purtroppo aggressivi e senza controllo. Mamma e figlio per fortuna sono rimasti illesi, ma solo grazie all'intervento di Joe, il loro piccolo shih tzu.Si è frapposto tra i suoi padroni e i due cani, facendo guadagnare minuti preziosi alla sua famiglia umana. Purtroppo però è stato sbranato dalla furia dei molossoidi. E' successo a Sirtori, un piccolo paesino vicino a Lecco.A raccontare il fatto è stato Enrico Nocera, 35 anni, il marito che vive insieme alla moglie e ai suoi due figli in una villetta condominiale. Insieme a loro viveva da tre anni Joe, che era diventato uno di famiglia.Ecco le parole di Enrico: "Mia moglie e mio figlio più grande erano in giardino quando i due cani del vicino sono sbucati dal nulla, dopo aver scavato un buco sotto una triplice rete che separa il loro recinto dalla nostra proprietà. I due grossi cani si sono diretti subito contro mio figlio, il nostro Joe però si è messo in mezzo, permettendo prima a mio figlio di salvare la mamma e poi di correre insieme al riparo".Anche i carabinieri non hanno potuto far nulla, tanto che per placare pitbull e boxer hanno dovuto chiamare veterinario e accalappiacani. Orai due cani si trovano sotto sequestro inun canile, mentre per Joe purtroppo non c'è stato nulla da fare: "È stata una scena straziante, lo hanno fatto a pezzi, non riusciamo a dormire la notte per il dolore, l’orrore e la paura che proviamo".Già in passato la famgilia aveva segnalato la pericolosità dei due cani e l'addestramento aggressivo a cui sono stati sottoposti: "Eppure in Italia deve sempre succedere qualcosa di brutto prima che qualcuno intervenga. Non oso neppure immaginare se fosse stato presente anche mio figlio più piccolo o se il nostro Joe non si fosse sacrificato. Mi auguro che almeno quello che è capitato a noi serva per risparmiare lo stesso ad altri".

Dermatite nel cane: cos'è, sintomi, cure e rimedi naturali

Salute del cane Redazione -

Cos'è la dermatite nel cane? Si tratta di una patologia che provoca irritazione e prurito, ma anche altri sintomi piuttosto pesanti. La dermatite è una delle malattie più frequenti nel cane. Non ne hai mai sentito parlare? Non sai di cosa si tratta e come si manifesta? Se non la conosci, in questo articolo ti parliamo delle dermatiti e dei problemi che causano alla pelle. Qui trovi le spiegazioni sulle tipologie di dermatiti che attaccano la cute del cane e sui sintomi che comportano. Le dermatiti possono dipendere da diversi fattori sia interni che esterni all’organismo e va fatta una visita accurata per evitare di sbagliare la cura viste le innumerevoli forme che può avere questa infezione. Un chiaro indizio di un principio di dermatite è il sintomo più comune, il classico prurito del cane, oltre ai segni come le lesioni o le chiazze che la malattia provoca sulla pelle.Dermatite essudativa iperacuta nel cane: una malattia frequenteLa dermatite essudativa iperacuta rientra tra le malattie della pelle del cane, tra le più frequenti nel nostro amico a 4 zampe. La pelle, è ciò che riveste e protegge il corpo, è la parte più esterna dell’organismo, quella che si confronta e relaziona con l’ambiente e tutto quello che ne fa parte: la temperatura, il caldo, il freddo, l’inquinamento, gli organismi come i batteri. La pelle, essendo lo strato più superficiale, deve fare i conti con eventuali lesioni provocate da malattie o urti. La pelle ha uno spessore di pochi millimetri ed è la parte dell’organismo che mette in contatto l’esterno con l’interno e viceversa. Qui si manifestano alcuni sintomi dovuti a malattie e infezioni che provocano la formazione della dermatite del cane, le più frequenti sono:Le piodermiti La foruncolosi L’acne Le ulcere cutaneeDermatite nel cane: sintomi La dermatite nel cane si manifesta con un edema che provoca prurito e generale fastidio. La conformazione del pelo e della cute predispongono alcune razze ad essere più sensibili a questo tipo di dermatite, ad esempio il Pastore tedesco e i cani che hanno un pelo fitto, abbondante o anche riccio come il Chow chow, che possono riscontrare con più facilità delle patologie alla pelle. Al di là del prurito continuo, la dermatite nel cane è una patologia che provoca anche altri sintomi ben più gravi, tra cui:Estesi arrossamenti, eczema, forfora e croste Formazione di piaghe, pustole, ulcere e sanguinamento Presenza di parassiti, rigonfiamenti e sangue Starnuti Odore maleodorante della parte interessata Senso generale di dolore fisicoQuindi è bene non trascurarla e portare Fido dal veterinario: un'iniziale prurito frequente, se non curato in maniera tempestiva, può portare a questi problemi propri della dermatite nel cane. Ma quali sono le zone più interessate? Sicuramente le ascelle, ma anche l'addome, le orecchie e le zampe. Se il cane inizia a leccarsi sempre significa che esiste un problema.Dermatite nel cane: tipologiePer capire di che tipo di dermatite si tratta è meglio rivolgersi al veterinario: una volta visitato il cane saprà indicare la cura adeguata. Dermatite è un termine utilizzato genericamente per indicare un’infiammazione della pelle. Si può manifestare in tre fasi diverse: dermatite acuta, subacuta o cronica con conseguente lesione della cute, arrossamenti o pruriti e a volte si manifesta anche l'otite. L’infezione della pelle è di vari tipi e può essere la conseguenza di cause diverse, ad esempio la dermatite atopica si manifesta sul muso e alle estremità degli arti, è dovuta all'inalazione di certi elementi presenti nell'aria soprattutto durante il periodo primaverile. La dermatite allergica è causata da alimenti e come suggerisce la parola stessa è dovuta ad una dieta sbagliata che crea pruriti: la cura consiste nel cambiare il regime alimentare del cane, spesso viene utilizzata la dieta ad eliminazione. Un'altra forma di dermatite molto diffusa nei cani è l’acne: si presenta nel muso sotto forma di puntini e come nell’uomo appare durante la fase della pubertà che va dai 5 agli 8 mesi. Dipende sicuramente dagli ormoni e dai geni, non è necessario fare delle cure specifiche perché tende ad andarsene da sola, le razze predisposte ad avere l’acne sono l'Alano e il Boxer. Nella pelle ci sono delle ghiandole sebacee che se non funzionano bene possono causare la seborrea che può essere secca o grassa: la prima ha come conseguenza il pelo secco e forfora, ne soffrono molto i Setter, la seborrea grassa rende il pelo del cane oleoso ed è diffusa tra cocker, Basset-hound e springer. Le micosi sono il risultato di un’infezione dovuta ai funghi: la pericolosità di questa dermatite è che si attacca anche all'uomo, si individua facendo le analisi. Si cura isolando il cane per evitare contagi al padrone e ad altri animali, lo si mette in un ambiente pulito e gli si dà una pomata l’antifungino, ma se è grave è meglio passare alle pillole. E' importante selezionare cibi di qualità e far seguire una dieta sana al cane. La rogna è un'altra forma di dermatite: è causata da un acaro sarcoptes saibei, si manifesta con la presenza di pustole, pelle squamosa, ispessimento della cute, alopecia localizzata e nei casi più gravi anche con la febbre. Può essere di due tipi: quella rossa e quella sarcoptica. La rogna rossa è meno pericolosa perché non si trasmette all'uomo, si riconosce dalle pustole che forma sulla pelle del cane. Si riproduce sulla testa e nelle zampe. La rogna sarcoptica è trasmissibile anche all'uomo, è causata da un parassita che si posiziona solo in certe zone del corpo del cane, tra cui le ascelle, la coda, nelle zampe e vicino alle orecchie. Provoca un prurito talmente insopportabile che porta il cane a sfregarsi contro le superfici o a crearsi delle lesioni dovute al fastidio che gli crea il parassita. La probabilità di prendere la rogna sarcoptica aumenta quando arriva la bella stagione e aumentano le temperature. Questo tipo di rogna può infettare anche il gatto, la volpe, il coniglio e infine l’uomo che vive a diretto contatto con animali che hanno contratto questa infezione. Anche in questo caso è fondamentale igienizzare e tenere il cane in luoghi puliti. Tra i cani nordici come l’Husky è molto diffusa anche la dermatite dovuta alla carenza di zinco, che provoca l’arrossamento della pelle e la formazione di croste attorno agli occhi, sul muso, nelle zampe e nelle orecchie. Prestate attenzione anche ai traumi: se il vostro cane ha subito delle operazioni chirurgiche, delle bruciature, dei colpi, potrebbe manifestare dei disturbi alla pelle, così come dovete prestare attenzione alle ferite che non son state curate bene, se non hanno cicatrizzato definitivamente è importante disinfettarle. Viste le numerose forme con le quali si può manifestare una dermatite è importante far visitare il cane al veterinario per non sbagliare la cura. La dermatite nel cane non è un infezione pericolosa, non provoca la morte ma può essere molto fastidiosa e creargli dolore.Dermatite nel cane: cure e rimedi Una volta determinate le cause e i sintomi del problema, il vostro veterinario saprà darvi la miglior cura possibile: potrebbe essere necessaria l'assunzione di antibiotici, antinfiammatori e antistaminici nei casi più gravi mentre in altri più "soft" basteranno degli shampoo per i lavaggi della cute. E’ consigliato l’utilizzo di shampoo, particolarmente adatti per alleviare il prurito. Ecco quelli che consigliamo:Se però si tratta di dermatite dovuta ad un'allergia alimentare allora sarà il caso di cambiare l'alimentazione del vostro pet. Nel caso in cui il tuo cane sviluppi una dermatite ti consigliamo di introdurre nella sua dieta questa linea di crocchette (ottime anche e soprattutto per i cani che hanno intolleranze o allergie alimentari):Vi diamo un consiglio: annotatevi su un'agenda i miglioramenti/peggioramenti in modo tale che il veterinario sappia eventualmente correggere il tiro. Può anche essere che il vostro quattro zampe sia allergico a qualche erba del vostro prato: stiamo parlando di dermatite nel cane da contatto e nel caso evitate in modo assoluto che la sua pelle si strofini con essa.Dermatite nel cane: rimedi naturali In alcuni casi possono essere molto utili anche alcuni rimedi naturali per la dermatite nel cane, come ad esempio impacchi di decotto freddo con malva o camomilla da applicare sulle ferite. Un'altra pianta molto indicata è l'aloe, soprattutto quando la parte interessata si presenta secca.

Rogna nel cane (scabbia): tipologie, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

Una patologia da non sottovalutare per quanto riguarda i nostri cani è la rogna, detta anche scabbia: andiamo a vedere di cosa si tratta. La rogna nel cane è sicuramente una delle malattie più conosciute e temute nel mondo cinofilo. Non si tratta di una patologia eccessivamente pericolosa o mortale, tuttavia può essere davvero molto fastidiosa e non deve essere presa sotto gamba.Di cosa si tratta esattamente? Di una una tremenda irritazione della pelle. Entriamo più nel dettaglio. Innanzitutto, una nota legata al nome della malattia: spesso potrete sentire chiamare la rogna anche scabbia.Questa patologia del derma colpisce diverse specie animali, fondamentalmente in maniera non dissimile da quanto accade tra i cani. Se non è curata adeguatamente può comportare danni anche molto gravi ai nostri amici a quattro zampe. Abbiamo detto che si tratta di una infezione della pelle, ovvero di una malattia dermatologica. Chi sono i malefici artefici di questa "piaga"? Gli acari. Volendo utilizzare il termine più dotto e scientifico potremmo parlare di ectoparassiti.Questi ultimi si annidano all'interno del pelo dell'animale, per poi raggiungere direttamente l'epidermide. Una volta raggiunto lo strato di pelle del cane iniziano a "rosicchiarlo": banchettano col sebo e la cheratina presenti sullo strato epidermico del nostri amico peloso e - se non ostacolati - si moltiplicano a macchia d'olio.Se state provando ad immaginarvi questa scena, possiamo dirvi che al microscopio la situazione è grossomodo questa: ci sono questi "ragnetti" (gli acari) che normalmente vivono nel nostro ecosistema e che quando si "attaccano" ad un animale iniziano letteralmente a cibarsene. Ed è a quel punto che arriva il prurito.Ma facciamo un passo indietro: come arrivano gli acari sul "campo di battaglia" (o forse sarebbe meglio dire "al ristorante")? In questo articolo proveremo a fornire una panoramica sulla rogna nel cane e le sue modalità di azione e diffusione, nonché di contagio e cura. Come sempre per quanto riguarda la nostra piattaforma, ci teniamo a specificare che le nostre indicazioni non possono essere considerate alla pari delle indicazioni ufficiali del veterinario (al quale consigliamo sempre e comunque di rivolgervi).Tornando alla disamina di questa fastidiosa patologia continuiamo col dire che la rogna/scabbia è diffusa praticamente in tutto il mondo. In genere viene trasmessa per contatto diretto con animali contagiati ma può colpire anche solo toccando degli oggetti che sono stati a loro volta toccati da ammalati.Rogna nel cane: tipologie Abbiamo detto che i "vettori" della malattia sono questi ectoparassiti microscopici meglio conosciuti come acari. Tuttavia occorre specificare che esistono diverse tipologie di scabbia, poiché esistono tipi leggermente diversi di acari. Quali sono le tipologie più diffuse di rogna/scabbia?Fondamentalmente sono cinque: c'è quella Demodettica (anche detta "rossa", ereditario e demodicosi) e che a sua volta può essere suddivisa in tre sottocategorie (localizzata, generalizzata o podermatite demodettica). Poi c'è la rogna Sarcoptica, forse la più comune in assoluto tra cani: molto rapida nella sua diffusione, resistente ai fattori ambientali e facilmente contagiosa anche per gli esseri umani.C'è anche un tipo di rogna legata in modo specifico alle orecchie del cane: la rogna o scabbia Otodettica. In questo vedrete proprio dei "puntini bianchi" muoversi all'interno delle orecchie del nostro amico a quattro zampe. Come per le orecchie, esiste una rogna specifica per le cavità nasali: si tratta della "Pneumonyssoides caninum". Anche la Rogna cheyletiella prevede questi "pallini bianchi" che camminano sulla cute dell'animale anche se è più diffusa tra i gatti.La rogna viene spesso trasmessa direttamente al momento del parto e dell'allattamento: la madre infetta la passa ai cuccioli. Al di là di questo caso, più comunemente la rogna si trasmette attraverso il contatto tra vari esemplari. Ovviamente un sistema immunitario basso sarà terreno fertile per gli acari.Ma ci sono diversi fattori che possono "contribuire all'invasione": la scarsa igiene dell'animale, le condizioni ambientali di vita o la dieta del nostro amico peloso. In generale poi ci sono alcune razze di cane geneticamente più predisposti a contrarre questa patologia dermatologica e sono: Bulldog, Pointer, Shar Pei, Terrier, Beagle, Dalmata, Bassotto, Dobermann e Boxer. Rogna nel cane (scabbia): sintomi e cura In genere si tratta di "gesti" piuttosto evidenti: arrossamento della pelle, prurito e bruciore, eruzioni e squame cutanee (quando non vere e proprie ferite e piaghe), pelle secca e maleodorante, perdita di appetito, peso e pelo.Come curare la rogna nel cane? Innanzitutto mantenendo un buon livello di igiene generale: questo vale sia per il nostro cane che per la nostra casa (o qualsiasi ambiente l'animale "viva" come casa). Nel pratico un bagnetto mensile è davvero un toccasana, soprattutto se vengono utilizzati anche prodotti di qualità per insaponare il nostro amico peloso.Poi è bene effettuare con una certa regolarità anche disinfestazioni e vaccinazioni dal nostro veterinario di fiducia. Se avete più animali in cura dovete fare attenzione a dividere bene gli "oggetti" di entrambi per far sì che non ci continui ad infettare a vicenda.Ultimo ma non ultimo per ordine di importanza: curare con attenzione la dieta del nostro cane. Un'alimentazione equilibrata migliora tutto il sistema immunitario! (Il cibo crudi in questo senso è particolarmente indicato: verdure e erbe, ma non solo. Indicati anche aglio kyolic, unghia di gatto ed estratto d'olio d'oliva).Siamo tutti d'accordo che prevenire sia meglio che curare, ok, ma cosa fare in caso di contagio avvenuto? Rivolgetevi subito al veterinario, innanzitutto. Quasi sicuramente - in quanto a medicine - vi prescriverà degli acaricidi orali, topici o iniettabili. In genere i più diffusi-gettonati sono: ivermectina, selamectina o moxidectina.Ovviamente poi saranno previsti anche degli analgesici-antiinfiammatori. Alcuni rimedi "casalinghi" che non possono assolutamente sostituire l'intervento del veterinario ma possono alleviare momentaneamente le sofferenze dell'animale (spalmando estratti o unguenti sulle parti più infette) sono, ad esempio: camomilla, avena, limone o yogurt. Ricordatevi sempre che anche l'effetto e la dolcezza dimostrati al vostro amico - per quanto non risolvano la situazione - saranno sicuramente di conforto.Potrebbe interessarti anche:Dermatite nel cane: cos'è, sintomi, cure e rimedi naturali

Tumore della pelle nel cane: tipologie, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

Il tumore della pelle nel cane può manifestarsi in varie forme e con sintomi diversi: vediamo le possibili cure. Oggi affronteremo una tematica piuttosto delicata e spesso trascurata, nell'orbita delle patologie che possono andare a colpire i nostri amici a quattro zampe: i tumori alla pelle dei cani.Si tratta di una tipologia di malattia parecchio diffusa nel mondo cinofilo. Può manifestarsi in modi anche molto diversi tra loro ma soprattutto con intensità diversa. In questo senso infatti occorre fare una prima fondamentale distinzione tra tumori benigni e tumori maligni.I primi non implicano dei problemi troppo gravi per l'animale e richiedono giusto di essere monitorati nel maniera corretta per evitare che la situazione si complichi; i secondi invece possono arrecare danni notevoli e in casi estremi portare anche alla morte del nostro amico peloso.Facciamo però subito una ulteriore distinzione utile ad inquadrare meglio il fenomeno. Per quanto riguarda i tumori alla pelle si può parlare di tumori cutanei e tumori sottocutanei. I primi si presentano in superficie, su quella che viene definita - appunto - epidermide e derma. I secondi invece si palesano immediatamente al di sotto della superficie, come si suol dire "sotto pelle".Potrebbe interessarti anche in generale il tumore nei cani: tipologie, sintomi e cure.Ma di cosa parliamo esattamente quando utilizziamo il termine tumore della pelle? Si tratta di una sorta di gonfiore, qualcosa di evidente, piuttosto ben circoscritto e va ad alterare la normale superficie della pelle dell'animale. In questo senso spesso si fa confusione tra tumore e neoplasia, laddove la seconda si differenzia dal primo perché implica la crescita di un singolo tessuto in maniera esagerata.Dopo questo piccolo elenco di note utili alla lettura, proviamo ad analizzare più nello specifico queste patologie, illustrandone sintomi e cure, eventuali tempistiche di incubazione e degenza, consigli per la prevenzione. Proveremo anche a capire quali sono le razze più predisposte a contrarre questo tipo di malattia. Ovviamente ci concentreremo sulla versione maligna del tumore, che - come accennato in precedenza - è quella che può mettere seriamente a repentaglio la salute del nostro amico a quattro zampe.Il tumore della pelle nel cane di tipo maligno nasce in un punto per poi provare a diffondersi a macchia d'olio all'interno dell'organismo del cane, in un processo conosciuto come metastasi. Durante questa invasione - più o meno lenta a seconda dei casi - il tumore va a danneggiare un numero sempre maggiore di organi, fino a provocare addirittura il decesso dell'animale.Tumore della pelle nel cane: tipologie Ce ne sono molti, ma dati alla mano questi dovrebbero essere i più diffusi: Adenoma perianale, Emangioma, Emangiosarcoma, Linfoma, Lipoma, Melanoma, Papilloma, Tumore delle cellule basali, Tumore della ghiandola apocrina della sacca anale, Tumore venereo trasmissibile.Può trattarsi di un semplice accumulo di massa grassa cutaneo o sottocutaneo, di cancro oppure di infezioni di varia natura. In questo senso possono risultare determinanti gli aspetti ambienti nei quali è "calato" il nostro animale.Tuttavia ci sono spesso anche delle motivazioni di tipo genetico. Infatti ci sono delle razze che sono indubbiamente più predisposte di altre a sviluppare questo genere di patologia. Vi elenchiamo di seguito le più colpite, in ordine alfabetico: Basset Hound, Boxer, Bullmastiff, Norsk Elkhund grigio, Golden Retriever, Kerry Blue Terrier, Scottish Terrier, Weimaraner. Tumore della pelle nel cane: sintomi Quali sono i sintomi più evidenti? Delle generiche bozze, visibilissime anche ad occhio nudo. Presenza di noduli o prominenze dal tessuto esterno squamoso (in alcuni casi sanguinanti o ulcerate).Come si svolge la diagnosi? A livello medico, si lavora su un campione di tessuto attraverso un esame citologico e uno studio istopatologico. Queste operazioni possono e devono essere svolte da un veterinario. Non lanciatevi in ipotesi "casalinghe". Tumore della pelle nel cane: cura La via è quella della chirurgia: si tratta della soluzione più sfruttata. Tuttavia possono esserci anche delle terapie di supporto, da affiancare all'operazione, per coadiuvare la guarigione: si tratta di quasi sempre di radioterapia, crioterapia o chemioterapia.Non esiste invece un vero e proprio modo per prevenire, se non evitare una eccessiva esposizione alle radiazioni solari (soprattutto se il cane è "chiaro") e qualche controllo ciclico insieme al vostro veterinario di fiducia.Potrebbe interessarti anche:Tumori testicolari nel cane: quali sono, diagnosi e cura

Ulcera nell'occhio del cane: cos'è, sintomi, intervento e terapia

Salute del cane Redazione -

Se il cane ha un un'ulcera nell'occhio siamo di fronte ad una patologia che può sfociare in qualcosa di grave. L'ulcera nell'occhio del cane è una malattia che all'inizio potrebbe anche essere scambiata per una semplice e innocua congiuntivite. Se il nostro quattro zampe ha gli occhi rossi e se li sfrega continuamente potrebbe avere appunto qualcosa di grave (non è detto, ma potrebbe).Può succedere che per un po' di noncuranza questo "fastidio" iniziale venga trascurato: si pensa che sia una cosa da nulla, con il risultato che poi si aggrava. Il cagnolino infatti va subito visitato e messo sotto terapia, altrimenti rischia che il suo occhio venga perforato.Nelle prossime righe vedremo quali sono le cause, i sintomi e la possibile terapia per l'ulcera nell'occhio del cane. Ulcera occhio cane: sintomi Innanzitutto bisogna dire che l'ulcera nell'occhio del cane si va a localizzare sulla cornea, ovvero quella parte trasparente che copre l'iride e la pupilla. Gli strati della cornea vengono danneggiati e si forma un'ulcera superficiale, oppure profonda e multipla. Insieme ad essa può poi associarsi come dicevamo una congiuntivite, ma anche una cheratite oppure una blefarite.Le cause principali delle ulcere corneali possono essere le più variegate, da traumi dovuti al gioco oppure a scontri fortuiti. Possono poi anche essersi sedimentati nella zona dei corpi estranei, delle infezioni, delle lesioni ecc.Ma quali sono i sintomi dell'ulcera nell'occhio del cane? I più frequenti sono:Dolore nella zona interessata Cornea opaca con perdita di trasparenza Occhio arrossato La luce che provoca fastidio, occhio chiuso Prurito Gli occhi che lacrimanoQuali sono le razza maggiormente colpite dalla patologia? Di sicuro quelle brachicefale, come ad esempio il Carlino, Bulldog inglese, Bulldog francese, Shih-Tzu, Pechinese, Boxer e Boston Terrier.Ulcera nell'occhio del cane: terapia E' chiaro che dovrete far visitare il vostro amico peloso dal veterinario: solo lui saprà dirvi con certezza cosa bisogna fare. Per confermare la presenza di ulcere o erosioni corneali farà un test alla fluorescina, preceduto eventualmente da un test di Schirmer. La diagnosi sarà poi approfondita da esami del sangue, consulto con veterinario oculista ecc.Ma qual è la terapia indicata? E' la causa a stabilirla, oltre che la gravità. Se ad esempio all'interno dell'occhio c'è un corpo estraneo bisogna operare per toglierlo e far tenere al cane nei giorni seguenti il classico e (purtroppo) fastidioso collare elisabettiano, che però è un vero salva vita perché permette al pet di non grattarsi.La cura potrebbe prevedere l'utilizzo di colliri antibiotici, antinfiammatori e lacrime artificiali. Dipende sicuramente da quanto è grave la situazione del vostro Fido. Non prendete sottogamba quindi l'ulcera nell'occhio del cane.

Mielopatia degenerativa del cane: cos'è, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

In questo articolo troverai diversi suggerimenti su come comportarti se sospetti che il tuo cane sia affetto da una malattia come la mielopatia degenerativa. La mielopatia degenerativa è una malattia degenerativa, progressiva, neurologica, scoperta 30 anni fa: potrebbe essere paragonata alla malattia che nell’uomo viene chiamata SLA, lentamente indebolisce tutto il corpo.La mielopatia degenerativa colpisce principalmente razze di cani medio grandi e medio piccole: è conosciuta come la malattia del pastore tedesco, questa razza è predisposta anche a prendere dermatiti, allergie e altre intolleranze.Rodesian Ridgeback, Corgie, Boxer e Fox terrier sono altre razze nei quali è stata riscontrata l’insorgenza di questa patologia degenerativa. Anche i gatti possono prendere la mielopatia degenerativa.Colpisce i cani dai 6 ai 14 anni e viene riscontrata negli 8 anni di età: principalmente nei cani anziani purtroppo ha un lungo decorso con picchi di peggioramento. La causa maggiore è da attribuire ad uno scompenso del sistema immunitario. La mielopatia degenerativa attacca il midollo spinale, con conseguente riduzione di stimoli nervosi dal cervello agli arti e nei casi più gravi provoca la paralisi.Anche le malattie virali agendo sul sistema immunitario possono portare alla mielopatia degenerativa nel cane.Mielopatia degenerativa nel cane: sintomiI sintomi si manifestano con un'accentuata difficoltà negli spostamenti della parte posteriore del cane; può essere confusa anche con la displasia all’anca, per avere una diagnosi certa è necessario fare delle analisi neurologiche accurate.Riuscire a vedere in tempo questa malattia può aiutare il cane a soffrire meno e rallentare il peggioramento della mielopatia.Ma quali sono i sintomi della mielopatia degenerativa nel cane?Scoordinazione motoria Paralisi degli arti posteriori Andatura rigida Atrofia muscolareNoterete che il vostro cane avrà difficoltà a stare seduto, si trascina gli arti posteriori, sarà colpito da un’incoordinazione motoria, difficoltà nei movimenti e negli spostamenti. Purtroppo questa terribile malattia colpisce il midollo spinale e porta anche alla paralisi progressiva.E’ importante che evitiate di sottoporre il vostro cane ad allergeni presenti nelle vaccinazioni, nei cibi e negli antiparassitari: costituiscono una sovra stimolazione del sistema immunitario. Da attribuire alle cause di questa malattia anche la mutazione genetica che sembra abbia già fatto il suo corso in alcune delle razze di cani predisposte a prendere la mielopatia.Diagnosticare questa malattia è complicato: il veterinario deve procedere per esclusione, analizzando tutti i sintomi. Procede per eliminazione e purtroppo il continuo peggioramento del cane confermerà la progressione della mielopatia degenerativa.Gli esami del sangue spesso non sono di aiuto, può procedere con un esame del liquido cerebrospinale o effettuare una mielografia della colonna vertebrale. Discospondiliti, tumore spinale, mieliti e patologie discali sono tutte malattie che possono confondere il veterinario poiché tutte si manifestano con una riduzione della funzionalità degli arti posteriori. Mielopatia degenerativa nel cane: cureSpesso sono i cani anziani a soffrire di questa malattia e l’incapacità di riuscire a muoversi normalmente li rende tristi. Nella fase iniziale della malattia il pet si muove in modo scoordinato, si trascina le zampe, cammina con le nocche e barcolla.Colpisce una parte o entrambe fino ad arrivare al torace: il cane non riesce più a camminare e neanche stare in piedi, ha difficoltà anche a urinare o defecare a tal punto da diventare incontinente.Non esistono cure specifiche per combattere la mielopatia: potete valutare l’utilizzo di cortisoni e antinfiammatori per cani. La malattia non è dolorosa ma potreste aiutare il vostro cane a non soffrire nella lenta degenerazione che lo investe con vitamine per cani e mantenendo la qualità di vita facendogli fare esercizi di riabilitazione.Aiutatelo a mantenere per quanto possibile movimenti della quotidianità: serve a prevenire ed evitare la formazione di ulcere dovute alla pressione e posizioni non indicate, previene la formazione di infezioni urinarie ed aiuta a mantenere una certa mobilità nei movimenti.Con l’aiuto della fisioterapia e della riabilitazione potete rallentare il processo della malattia: ciò serve ad agire sull’attività dei muscoli per evitare che avanzi l’atrofia, preserva l’attività negli arti anteriori e posteriori.Così facendo il cane corre un rischio più limitato di vedersi anche la formazione di ulcere. Dovete mantenerlo attivo il più possibile: è importante stimolare la sua sensibilità e farlo lavorare molto sull’equilibrio e la coordinazione dei movimenti.A ciò potete aggiungere alcuni esercizi passivi di mobilizzazione, massaggi, stretching e impacchi caldi: aiutano a combattere il dolore e l’atrofia, potete completare con tens, stimolatori muscolari.Per mantenere il vostro cane in movimento potete aiutarvi con alcuni strumenti appositi, indicati per la riabilitazione tra cui piastre, palloni e coni adatti a stimolare la mobilità, il coordinamento e aiutarlo a mantenere l’equilibrio. Prendete in considerazione anche esercizi di idroterapia.Il cane deve avere un luogo adeguato per il suo riposo, dove riuscire a distendersi senza problemi: si consiglia l’acquisto di specifici materassini per cani confortevoli, morbidi e stabili.Anche i calzettini o stivaletti per cani sono consigliati se notate che il cane trascina le nocche per proteggerle ed evitare che si faccia male. Esistono delle sedie a rotelle per cani che gli consentono di muoversi anche se non hanno l’utilizzo delle gambe. Con qualche attenzione in più e le cure adeguate potete tenere il vostro cane in vita senza dover ricorrere all’eutanasia.

Tumore nel cane: tipologie, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

Il tumore nel cane è una patologia frequente, specialmente negli esemplari anziani. Si ritiene che il tumore sia la prima causa di morte nei cani che abbiano superato i 10 anni di età. Le tipologie più frequenti sono:linfomi maligni, cancro che colpisce i linfonodi del cane mastocitomi, una forma di tumore della pelle tumori alla ghiandola mammaria sarcomi dei tessuti molli cancro alla ossaFortunatamente il 50 per cento dei tumori, è oggi curabile nel cane se diagnosticato in tempo. Il tumore nel cane: quali sono le razze più colpite Esistono razze, nelle quali l’incidenza del cancro è più frequente. Le razze più soggette sono:Labrador Pastore Tedesco Beagle Boxer RottweilerI cani meticci hanno d’altro canto meno probabilità di sviluppare tumori genetici, poiché il loro patrimonio genetico è arricchito dalla presenza di diverse razze; questa peculiarità li rende più forti e meno soggetti al cancro. Il tumore nel cane: sintomi Sono molteplici i campanelli d’allarme che devono destare la nostra attenzione, e che possono essere rivelatori di un grave problema di salute per il nostro cane: il tumore.Di seguito elenchiamo i sintomi del tumore nel cane più frequenti:svenimento: il cane appare letargico, non fa le feste solite, vi appare molto debole o addirittura sviene all’improvviso. Questi sintomi necessitano di un tempestivo controllo dal veterinario. Lo svenimento è spesso uno delle prime avvisaglie del tumore alla milza, specialmente nei cani di grossi taglia. Il malessere non è da sottovalutare anche se il girono successivo il cane sembra stare meglio. tosse: non deve preoccupare se è fenomeno sporadico e di lieve entità, inoltre spesso i cani di piccola taglia sono soggetti a tracheite e per questo tossiscono di più. Se però la tosse è profonda e persistente potrebbe rivelare la presenza di un tumore al polmone, specialmente se ravvisate altri sintomi presenti in questa lista è necessario prenotare uno screening. perdita di peso: il dimagrimento è uno dei primi sintomi della presenza di un cancro nel cane; deve preoccupare sia che il cane mangi come al solito ma la bilancia continui scendere sia che il cane presenti La perdita di peso accompagnato da mancanza di appetito potrebbe indicare la presenza di un tumore all’apparato gastrointestinale. aumento di peso: d’altro canto anche ingrassare può essere una segnale di presenza di cancro. Specialmente l’aumento di appetito immotivato o il gonfiore non accompagnato da un cambiamento delle abitudini alimentari. cambiamenti della bocca: i padroni di solito non sono così attenti alle modificazioni che avvengono a livello della bocca, forse perché è una zona difficile da ispezionare e il cane spesso fa non poca resistenza. Purtroppo proprio a livello oro-faringeo può svilupparsi uno dei cancri più aggressivi e devastanti. che colpisce soprattutto i cani anziani. Questo tipo di tumore si manifesta inizialmente con piaghe, grumi, sanguinolento delle gengive, cambiamento del colore gengivale ed alito cattivo. Spazzolare regolarmente i denti e approfittare degli sbadigli o dei momenti della pappa del nostro amico, può essere un modo per osservare che non ci siano cambiamenti preoccupanti in atto. sangue dal naso: l’epistassi è un segnale particolarmente preoccupante nel cane anziano, e può indicare la presenza di un cancro al naso. Nel cane cucciolo il sanguinolento dal naso può segnalare l’involontaria inalazione di un corpo estraneo. Nonostante ciò è sempre un sintomo che deve destare preoccupazione pipì e popò: scritto così può anche far sorridere ma gli escrementi e le esigenze fisiologiche del nostro cane possono dirci molto del suo stato di salute. Deve preoccupare la diarrea persistente, la continua richiesta di essere portato fuori (molto più del normale), difficoltà di minzione, presenza di sangue nelle urine e vomito. secrezioni oculari e nasali: devono preoccupare il proprietario, se sono continue possono essere nel primo caso sintomo di cancro all’occhio e per le seconde di tumore alla faccia crisi epilettiche: si manifestano con movimenti incontrollati, bava alla bocca e spasmi; possono essere segnale di cancro al cervello specialmente nel cane anziano alterazioni cutanee: possono presentarsi sotto diverse forme, quali masse, rigonfiamenti, cambiamenti del mantello; devono preoccupare anche le ferite che non si cicatrizzano e le lesioni che arrecano prurito o dolore. Mentre coccolate il vostro cane, ricordatevi di accarezzarlo con cura, di modo da tenerlo sempre ben controllato. dolore: se notiamo nel nostro cane sofferenza, quando lo accarezziamo o lo prendiamo in braccio, è meglio chiamare il veterinario. Se il cane avverte un dolore diffuso o irradiante potrebbe avere un tumore.Il tumore nel cane: terapie e cure Il cane a cui viene diagnosticato un tumore, inizia un iter molto simile a quello a cui vengono sottoposti gli umani. Solitamente il cancro viene asportato chirurgicamente e se necessario vengono affiancate cure chemioterapiche e radioterapiche.Anche per i cani i ricercatori stanno studiando vaccini e farmaci e che inducano il sistema immunitario a contrastare il cancro.Al momento comunque la prevenzione accompagnata da una tempestiva diagnosi sono i fattori più incisivi contro il cancro. Quanto vive un cane con un tumore La probabilità di guarigione del cane, grazie ai passi in avanti delle medicina veterinaria, si attesta attorno al 60%, anche se molto dipende dalla tipologia, dalla stadio di sviluppo del tumore e dal quadro clinico generale del nostro cane. Il tumore del cane: alimentazione Se il cane sta combattendo la sua lotta contro il tumore, lo si può aiutare con una dieta corretta; l’alimentazione deve fornirgli le energie necessarie per combattere la malattia ed essere arricchita di alcuni integratori, per aiutarlo nella guarigione.La dieta dovrebbe essere:a ridotto contenuto di carboidrati e zuccheri: gli zuccheri semplici derivanti da mais e grano alimentano le cellule tumorali. Meglio evitare anche patate e carote ma preferire cereali integrali, riso e avena. aumentare proteine e grassi: le fonti proteiche devono essere di alta qualità e digeribili, meglio se derivanti da parti magre di pesce, pollame, manzo, selvaggina. I grassi insaturi sono molto importanti per contestare il cancro, in particolare gli Omega3. verdure cotte: come fonte di vitamine e minerali integratori: i più indicati sono gli enzimi digestivi per consentire al cane di trarre tutti i nutrienti dal cibo ingerito, e vitamine A C E per favorire il sistema immunitario e contrastare l’inappetenza.

Malattie cardiache del cane: tipologie, sintomi, trattamento, cure e rimedi

Salute del cane Redazione -

Le malattie cardiache del cane sono un problema che può palesarsi senza alcun preavviso, perciò è bene far visitare spesso il vostro pet da un veterinario. Le insufficienze cardiache e gli infarti colpiscono l’uomo e anche i cani. Il cuore è un organo molto importante dal quale parte l’ossigeno e tutte le sostanze nutritive per le cellule del corpo. E’ il motore dell’organismo vivente e di seguito troverai le varie patologie dalle quali può essere affetto il cane e i sintomi che possono indicare alcuni indizi riguardanti problemi o difetti al cuore. Ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare per mantenere il cane in salute ma è difficile prevedere un malfunzionamento del cuore del cane. Ci sono delle cure da fare in caso il tuo cane abbia sofferenze cardiache ma il consiglio più indicato è quello di sottoporlo alle visite del veterinario. Il cuore del cane cosi come quello del suo padrone può soffrire di malattie cardiache. Un cane raggiunge fino a 150.000 pulsazioni del cuore al giorno, un’attività intensa che necessita di un organo allenato ed in forma. Il cuore è il muscolo più importante dell’apparato circolatorio, si occupa di pompare sangue in ogni organo del corpo, è un azione importantissima perché con la circolazione del sangue arrivano ossigeno e sostanze nutritive alle cellule.Malattie cardiache del cane: cosa sono Una malattia cardiaca comporta l’alterazione della circolazione del sangue, se viene pompato con minore intensità significa che alle cellule arriverà un minor quantitativo di ossigeno e sostanze nutritive e ovviamente può provocare conseguenze gravissime sulla salute del cane. Tra le patologie più diffuse del cuore ci sono:Le insufficienze cardiache o malformazioni Il soffio al cuore Il malfunzionamento del nodo sinusale La dap Stenosi aortica o polmonare Aumenti o diminuzione dei battiti cardiaciUn’insufficienza cardiaca è dovuta al mal funzionamento del miocardio che dipende a sua volta da un deposito di liquidi nei polmoni. L’accumulo di liquidi dei polmoni si manifesta con tosse, difficoltà respiratorie, mancanza di respiro, perdita di peso e fatica. Può venire a tutti i cani indistintamente dalla razza e dall’età anche se quelli di grande taglia sono maggiormente predisposti. L’insufficienza cardiaca nei cani di età anziana e in quelli di piccola taglia si verifica nel momento in cui c’è una degenerazione del tessuto della valvola. Il soffio al cuore è un rumore anomalo del muscolo che il veterinario può diagnosticare ascoltando i battiti con lo stetoscopio. Il soffio al cuore non è una malattia ma un’anomalia del muscolo che può essere presente sin dalla nascita o subentrare dopo. I difetti dell’anatomia del cuore del cane potrebbero essere un derivato di malattie infettive, o di un’infiammazione della stenosi valvolare. Tra le cause più comuni dei difetti al cuore c’è l’endocardiosi che è un ispessimento dei bordi delle valvole cardiache. L’endocardite è un’infiammazione dei tessuti delle valvole cardiache del cuore e assieme alla stenosi ovvero il restringimento di una vena o un’arteria sono altre cause frequenti di soffio al cuore. Il veterinario una volta confermato il problema non deve far altro che individuarne la causa e tenere sotto controllo il cane con visite più frequenti, di solito non è necessario nessun intervento chirurgico o terapia. L’alterazione del battito cardiaco rappresenta un altro problema che rientra nelle malattie del cane. Un aumento di battiti cardiaci è definito tachicardia mentre una diminuzione del battito si definisce brachicardia. Come conseguenza alla tachicardia si possono verificare le fibrillazioni, che si suddividono in atriali o ventricolari. Le fibrillazioni possono rappresentare un pericolo per la salute del cane perché nel tempo potrebbero ricreare delle gravi aritmie e provocarne la morte. Il veterinario riesce a diagnosticare problemi al cuore grazie ad una serie di esami specifici che aiutano a capire quale sia la disfunzione di questo organo:Misurazione della pressione arteriosa Radiografia al torace Ecocardiogramma ElettrocardiogrammaTra le cure da effettuare in caso di insufficienza cardiaca c’è sicuramente un drenaggio in caso si debba eliminare il versamento di liquidi nei polmoni, la somministrazione di diuretici, una dieta specifica che prevenga la ritenzione idrica e a ridotta presenza di sodio, integratori per rinforzare il cane.Malattie cardiache del cane: sintomiI sintomi spesso sono invisibili e silenziosi, solo nel suo stadio più avanzato abbiamo i segnali di malattie cardiache. Sintomi come l’insufficienza cardiaca se siamo bravi osservatori possiamo individuarli: se il cane è spesso stanco e dorme molto, se non vuole giocare, ha la tosse e fa fatica a respirare, se non vuole uscire e addirittura ha uno svenimento allora è bene fare degli accertamenti. Il cane può soffrire di diverse patologie al cuore e quelle più gravi possono fermare il battito cardiaco e provocarne un infarto. I problemi di cuore possono essere una conseguenza di una disfunzione dovuta alla predisposizione genetica o ereditaria, può incidere se il cane ha un età avanzata, anche se lo stile di vita condotto dall’animale non comprende una dieta equilibrata e del movimento. Non ci sono delle precauzioni valide che se eseguite possano far evitare l’insufficienza cardiaca ma alcuni piccoli accorgimenti possono essere d’aiuto, ad esempio dare sempre da bere al cane, evitare eccessi di attività fisica e diete ricche di sodio, infine evitare ambienti umidi e ad alte temperature.Malattie cardiache del cane: le razze più predisposte Tra i cani ci sono delle razze che al di là della loro taglia e dell’età sono maggiormente predisposte ad avere un insufficienza cardiaca: Boxer, pechinese, alano, cocker spanish, poodles, boston terrier, wolfhounds irlandese, doberman pinscher. In caso di difetti al cuore non si scappa dalle medicine anche se una dieta adeguata aiuta a vivere meglio e mantenere il cane in forma, perchè le malattie al cuore si portano dietro alcuni problemi tra cui: ritenzione idrica, obesità, ipertensione, cachessia e carenza di alcuni valori nutrienti che devono essere reinseriti, acidi grassi e antiossidanti aiutano l’organismo a reagire meglio. Ad esempio la taurina è ottima per l’insufficienza cardiaca. Acidi grassi omega 3 e omega 6 aiutano a regolarizzare il battito cardiaco. Sono molto importanti anche le vitamine per cani in particolare quelle del gruppo b che vengono espulse con la pipi e spesso mancano ai cani con problemi di cuore. Il magnesio è un sale minerale molto importante per l’apparato cardiocircolatorio come pure le sostanze antiossidanti che combattono i danni causati dai radicali liberi. Infine la carnitina che è una sostanza simile ad un enzima e molto utile per la salute del cane.

Piodermite nel cane: cos'è, sintomi, cura e rimedi naturali

Salute del cane Redazione -

Che cos’è la piodermite, con quali sintomi si manifesta e quali sono le cure da far seguire al cane? In questo articolo trovi alcune delle risposte che cerchi per capire meglio questo tipo di infezione alla pelle. E’ un disturbo che interessa la cute del cane ma che può nascondere in realtà problematiche derivanti da altre malattie. Non è sufficiente quindi eliminare il problema più esterno adottando rimedi fini solo a curare la piodermite, in questo caso è utile riuscire a capire le cause che portano il cane ad avere questa reazione cutanea. Anche i cani, come noi uomini, hanno problemi di intolleranze o allergie alimentari che influiscono sul fegato, organo fondamentale che ci manda come segnale questo sfogo sulla pelle del cane. Se vuoi prendere un cane sappi che quelli di razza sono più delicati e sensibili a dermatite allergica e certe malattie.Piodermite del cane: un tipo di dermatite Avete notato delle chiazze rosse sulla pelle del vostro cane? E’ da un po’ di tempo che si gratta e si lecca continuamente? Potrebbe essere piodermite, una patologia frequente: si tratta di una dermatite del cane. La pelle oltre a ricoprire tutto l’organismo vivente è anche la parte che rimane a contatto con l’ambiente esterno, con i batteri, i virus, l’inquinamento, la sporcizia presente fuori all’aperto, la pelle è a diretto contatto con i diversi fattori climatici col caldo il freddo e l’umidità. La piodermite potrebbe essere il risultato di uno di questi fattori appena elencati e causare un’infezione cutanea. Sulla pelle “alloggiano” alcuni microorganismi tra cui lo stafilococco, che potrebbe causare dei problemi dovuti ad un indebolimento del corpo e all’incapacità della pelle di fare da protezione. Lo stafilococco si riproduce vicino ai peli, intorno alla radice, dove c’è il follicolo pilifero, qui inizia a nutrirsi della pelle fino a causare in certi casi la fuoriuscita di pus e la caduta del pelo del cane.Piodermite nel cane: cause e tipologie Può essere di due tipi: superficiale quando l’infezione interessa gli stati più esterni della pelle o profonda quando invece raggiunge il derma e l’ipoderma attraverso l’infezione del follicolo. La principale causa di questa dermatite è lo stafilococco, un batterio che risiede sulla cute del cane, ultimamente però sono in aumento altri batteri come s. aures s. schleiferi e anch’essi sono tra le cause della piodermite canina. Questi batteri si riproducono in terreni incolti, solitamente la fase profonda è quella che si manifesta più frequentemente e dipende da intolleranze o allergie alimentari, parassiti, squilibri ormonali, da condizioni ambientali come umidità o alte temperature. Tra le cause scatenanti la piodermite nel cane ci sono diversi fattori tra cui un’alterazione dell’ecosistema cutaneo o la conseguenza di altre malattie ad esempio. Riassumendo nell’elenco ci sono le cause più comuni responsabili della piodermite:Intolleranze e allergie alimentari Pesticidi per zecche e pulci Vaccini e utilizzo di alcuni farmaci Vecchiaia e stress Disbiosi intestinale e intolleranza al glutinePiodermite nel cane: sintomiLa piodermite si manifesta con delle chiazze rosse di varie dimensioni sul corpo. Inizialmente sono solo dei piccoli puntini rossi che col passare del tempo si ingrandiscono e diventano delle pustole, lesioni che generano delle crosticine. La piodermite più profonda è responsabile di formazione di bolle di sangue, brufoli, ulcere e infine anche fistole infette. Oltre al dolore, un altro sintomo che crea la piodermite è il prurito del cane, che lo induce a leccarsi e grattarsi in continuazione nella zona interessata. I cani che soffrono di una malattia endocrina, o hanno preso un’infezione derivante dai funghi, quelli che soffrono di allergie a pulci, sono più portati a sviluppare la piodermite.Piodermite nel cane: cura e rimedi naturaliLa piodermite non è semplice da curare perché finito il trattamento potrebbe ripresentarsi, è difficile eliminarla totalmente se non effettuate le verifiche dovute. Prima di decidere che tipo di cura somministrare al cane è fondamentale capire qual’è la malattia che si nasconde dietro questa infezione poichè all’origine della piodermite spesso c’è un altro malessere. Controllate il fegato del vostro cane, spesso gli sfoghi sulla cute sono legati a questo organo, è un meccanismo che si manifesta anche in noi uomini. Il fegato è una grande ghiandola fondamentale per i processi del metabolismo e svolge la funzione importantissima di eliminare tutte le sostanze tossiche che vengono assunte o prodotte dall’organismo stesso. Per curare definitivamente la piodermite meglio limitare l’uso degli antibiotici e ricercare la causa primaria. E’ consigliato l’utilizzo di shampoo, antisettici sia come cura e sia come prevenzione, nelle fasi più acute meglio utilizzare creme al cortisone, antibiotici e antistaminici ovviamente sotto il consiglio del veterinario. Ecco alcuni shampoo particolarmente adatti per alleviare il prurito e da applicare nella zona interessata:Indubbiamente ci sono alcuni rimedi naturali da adottare per prevenire e rinforzare il sistema immunitario del cane come l’assunzione di omega 3 e 6, antiossidanti e integratori. In più una dieta a base di carne verdura naturale è molto indicata perché è il cibo è facilmente e velocemente digeribile, non si intrattiene troppo nello stomaco e aiuta a prevenire la piodermite del cane.Piodermite nel cane: prevenzione Per prevenire questo tipo di disturbo è fondamentale mantenere il cane in salute, fargli fare una dieta adeguata in modo tale che non sia soggetto ad intolleranze, evitare di alimentarlo ripetutamente con gli stessi cibi, è un fattore fondamentale per l’intestino che riuscirà a lavorare meglio. Un’alimentazione sbagliata, come anche l’utilizzo di farmaci, può essere la causa del deposito delle tossine sui tessuti. E’ molto importante fare attenzione a non alterare la flora intestinale perché da essa dipendono anche il giusto funzionamento di altri organi. Nel caso in cui il tuo cane sviluppi una piodermite o dermatite ti consigliamo di utilizzare questa linea di crocchette (ottime anche e soprattutto per i cani che hanno intolleranze o allergie alimentari):I cani più predisposti ad avere questo tipo di problema sono quelli di razza perché oltre ad essere svezzati con mangimi poco sani, vengono vaccinati molto piccoli, quando ancora non hanno ben sviluppato neanche il sistema immunitario. Il pastore tedesco a pelo corto tende a soffrire di questo tipo di patologia così come dalmata, setter, boxer, razze con pieghe cutanee come lo shar pei e il carlino, con questi cani bisogna essere più attenti e cercare di prevenire la formazione di piodermite con piccoli accorgimenti suggeriti in precedenza. La piodermite, come è stato spiegato, non è una malattia grave: non provoca la morte, si cura ma con le dovute verifiche del caso o si rischia di vederla spuntare fuori nuovamente una volta terminata il ciclo di terapia. Il vostro cane non rischia la vita, ma solo un po' di dolore causato dalle pustole che gli creano prurito.

displasia dell'anca nel cane

Displasia dell'anca nel cane: come riconoscerla, sintomi e cure

Salute del cane Redazione -

Displasia dell'anca nel cane: vediamo questa patologia che colpisce moltissime razze Il Pastore Tedesco è una tra le razze più colpite dalla displasia dell'anca nel cane. Questa grave patologia, chiamata anche CHD (Canine Hip Dysplasie) colpisce l’articolazione coxo-femorale del quattro zampe. Essa fu descritta per la prima volta nel ventesimo secolo e consiste in una malformazione della testa del femore, che fa sì che questa non si adatti alla cavità del bacino preposta al suo contenimento. Le conseguenze principali di questa malformazione sono l’usura della cartilagine dell’articolazione con conseguente instabilità della stessa. Questa instabilità porta quindi il cane a muoversi in modo scorretto.  Nel peggiore dei casi, può compromettere seriamente la qualità di vita del nostro amico peloso. La displasia dell'anca nel cane è riscontrabile in tutte le razze ma principalmente in quelle di taglia media o grande. Come abbiamo già accennato il Pastore Tedesco, insieme al Rottweiler al Labrador Retriever, al Bulldog e al Boxer, è una delle razze che maggiormente vengono colpite da questa grave patologia che, solitamente, si presenta tra i 4 e i 12 mesi di età. È bene quindi far visitare il nostro cane intorno ai sei mesi di età, di modo da verificare la presenza della displasia dell’anca fin da subito.Displasia dell'anca nel cane: sintomi L’esordio della malattia è caratterizzato da zoppia. Inizialmente è lieve ma, con il passare del tempo sarà sempre più evidente. Il cane avrà sempre maggiore difficoltà nei movimenti e anche alzarsi e sdraiarsi gli richiederà notevoli sforzi. E' una patologia multifattoriale, ciò significa che numerosi fattori entrano in gioco nel suo sviluppo e nel determinarne la gravita. Tali fattori sono:Fattori genetici Fattori ambientali Fattori nutrizionaliDisplasia dell'anca nel cane: le cure Una diagnosi precoce consente di mettere in atto le misure necessarie per limitare il più possibile il suo sviluppo. Sulla base di una analisi dei dati raccolti sarà possibile formulare una prognosi inerente la forma di displasia che il cane potrà sviluppare nel corso della crescita e da adulto. Potranno quindi essere messi in atto i rimedi più opportuni. Nei casi più lievi, si interverrà sulla gestione del cucciolo durante la crescita. Nei casi più gravi, invece, potranno essere consigliati interventi chirurgici correttivi. Se la displasia dell'anca viene evidenziata quando la cartilagine articolare non ha ancora subito deformazioni gravi è possibile modificare lo sviluppo dell’articolazione dell’anca così da evitare un peggioramento e la degenerazione articolare. La valutazione della presenza della patologia consiste in un esame ortopedico dettagliato comprendente la palpazione dell’anca e uno screening radiografico. Per effettuare tale valutazione è sufficiente una leggera sedazione che impedisca al nostro peloso di muoversi e opporre resistenza. La displasia dell'anca viene differenziata sulla base della sua gravità. Si parte dal valore HDO che identifica un soggetto esente da patologia. Le differenziazioni successive sono:Grado HD1 (quasi normale) Grado HD2 displasia leggera) Displasia media Displasia grave.I principali obiettivi che si pone la terapia sono la riduzione del dolore, il miglioramento (o comunque il non peggioramento) della funzione articolare e, nei casi possibili, il rallentamento della patologia. Se avete un Pastore Tedesco, o comunque un cane di taglia media o grande, mi raccomando, ricordate che la prevenzione è il primo passo per garantire una buona qualità di vita al nostro amico a quattro zampe.

Salute del cane anziano: tutte le patologie e come affrontarle

Salute del cane Redazione -

Salute del cane anziano: ecco tutte le patologie che possono colpire il nostro quattrozampe appena aumentano gli anni. Il cane come l’uomo subisce l'invecchiamento, ma a differenza nostra ha una vita media più breve circa da 13 ad un massimo di 20 anni, dipende dalla razza e lo stile di vita. Qui descriviamo le varie patologie che possono incontrare i nostri cani invecchiando. Alcune sono molto simili a quelle che anche a noi uomini possono venire in età senile. Ci sono piccoli accorgimenti per far vivere con serenità il cane e fargli affrontare questa fase della vita in maniera meno sofferta se affetto da patologie di un certo tipo. Alcune malattie tendono a far parte dell'invecchiamento di tutti i cani, altre si manifestano come tipiche di certe razze e sono patologie strettamente legate alla fisicità del cane, alle sue dimensioni. I nostri adorati amici a 4 zampe oggi vantano di maggiori attenzioni e anche le cure a disposizione sono migliorate e in continua evoluzione, quindi niente paura anche l’invecchiamento del cane può essere vissuto in maniera più serena.Salute del cane anziano: ecco le patologieI nostri amati cani hanno una vita media di che va dai 10 ai 13 anni, molto limitata rispetto a quella di noi uomini: per avere una stima più precisa non bisogna dimenticare che la loro aspettativa di vita è determinata anche dalla taglia che il cane raggiungerà da adulto. Le taglie piccole vanno dai 15 ai 18 anni, quelle medie dai 12 ai 14 anni e quelle grandi dai 9 agli 11 anni. Che dire, sette dei nostri anni potrebbero equivalere ad un anno di vita del nostro cane. Già dai 7 anni in su possiamo iniziare a classificare i cani dentro una fase di anzianità ma questo dipende molto dalla razza, la taglia e lo stile di vita che ha fatto il cane. L’invecchiamento ovviamente non è solo un fattore fisico ma anche cognitivo, che compromette le funzioni della memoria e dell’apprendimento. L'invecchiamento senile nei cani può manifestarsi con la difficoltà nel riconoscimento dei familiari, un disorientamento che si ripropone anche quando si muove e si ritrova in luoghi che non riconosce, a tal punto che nello smarrimento hanno difficoltà anche a rientrare a casa. Obbedisce meno al padrone, gioca poco e può sfasare anche i cicli di sonno e veglia stando sveglio di notte e dormendo di giorno. Come nell’uomo anche l’invecchiamento del cane è caratterizzato da alcuni segni, ad esempio i peli bianchi sul muso, una ridotta capacità uditiva, movimenti e riflessi più lenti seguiti ovviamente da una tendenza ad essere meno vivace e la necessità di riposare più a lungo. Possono insorgere problemi di cataratta e diminuzione della vista. Anche la masticazione diventa più difficoltosa, può essere caratterizzata dalla perdita di qualche dente. Rallenta il metabolismo, l’apparato digerente lavora meno, si riduce anche il fabbisogno energetico. Questo può portare all’obesità e di conseguenza generare problemi al cuore e ai polmoni, perciò è importante fare attenzione all’alimentazione e informarsi sul cibo per cani anziani più adatto. L’incontinenza è un altro problema che si può riscontrare in un cane di età avanzata, può essere dovuta a disfunzioni organiche ma anche a disorientamenti confusionali dove ad esempio non riconosce il tappeto dall’erba. Il cane anziano diventa più debole ed esposto alle malattie, che possono essere prevenute con le apposite vaccinazioni. Artriti, tumori, problemi cardiaci, disturbi renali sono altri problemi che possono subentrare nell’età avanzata di un cane.Salute del cane anziano: occhio al morbo di Cushing Per prevenire alcune di queste malattie è importante far visitare il proprio cane al veterinario e prendere alcuni piccoli accorgimenti come ad esempio fargli seguire una dieta adeguata. L’invecchiamento può portare anche alcune malattie come il morbo di cushing nel cane, è causato da una sovra produzione del cortisolo, l’ipotiroidismo è dovuto al malfunzionamento della ghiandola tiroidea: con i farmaci adeguati si possono alleggerire i sintomi di queste malattie. Il diabete è un’altra malattia diffusa nei cani, comporta ovviamente una regolazione dell’alimentazione e potrebbe essere necessario fare l’insulina. Nell'elenco indico alcune azioni che possiamo fare per mantenere il nostro cane in forma:Regolari controlli dal veterinario dopo un certa età Seguire una dieta adeguata Non far mancare al cane il movimento fisico Cura dei dentiQuesti piccoli accorgimenti possono aiutare il nostro cane a vivere con maggior serenità anche la sua vecchiaia. Oggi si presta più attenzione ai propri animali, le cure si sono evolute anche nel settore della veterinaria, esistono specifici antinfiammatori per cani anziani e anche integratori cani anziani che consentono di far vivere meglio i nostri adorati amici a 4 zampe. Si possono adottare metodi curativi alternativi come piccoli accorgimenti e terapie più olistiche e legate ai metodi naturali oltre alle classiche soluzione farmacologiche.Salute del cane anziano: alcune patologie si manifestano solo in determinate razze Ci sono malattie che si manifestano nella vecchiaia dei cani e sono tipiche di determinate razze ma anche del tipo di taglia del cane, sono patologie dovute alla specifica struttura e forma fisica. La cheratocongiuntivite secca ad esempio è una malattia che colpisce spesso i pechinesi o gli shih-tzu poiché sono razze con gli occhi sporgenti e in anzianità tendono ad avere problemi alla vista. Il cane corso fa parte delle razze di grande mole e in vecchiaia può tendere a manifestare problemi osteoarticolari come displasia dell’anca, indebolimento dei legamenti del ginocchio. Il barboncino vanta la fortuna di avere una vita piuttosto longeva, nella sua vecchiaia tende ad avere problemi agli occhi che possono portarlo alla cecità, è soggetto alla displasia dell’anca e la lussazione rotulea. La cardiopatia è un altro problema di salute che sorge nei cani di una certa età, può essere di due tipi: una è dovuta all’assottigliamento delle pareti del cuore con conseguente indebolimento e l’altra è dovuta ad un’anomalia della circolazione del flusso sanguigno dovuto al malfunzionamento della chiusura delle valvole cardiache. Sono diverse le razze di cani che soffrono di cardiomiopatia tra cui: San Bernardo, Pastore Tedesco, Golden Retriever, Boxer, Dobermann, Alano, Irish Wolfhound e Cocker Spaniel; l’indebolimento del muscolo cardiaco può portare ad un insufficienza e l’arresto cardiaco quindi alla morte.Salute del cane anziano: esistono delle vitamine apposite Un cane anziano non è sinonimo di cane malato: va comunque trattato e rispettato, considerato come un animale in grado di fare ancora tante cose tra cui quella di continuare anche a giocare, perchè le migliori vitamine per cani anziani sono le cure e l’affetto che gli diamo ogni giorno. A parte questo sicuramente una visita dal vostro veterinario riuscirà anche a fare luce sulla possibilità di somministrare ricostituenti al vostro cane da "confondere" insieme al cibo. Potrebbe interessarti anche https://www.razzedicani.net/alimentazione-del-cane-anziano/

Ipotiroidismo nel cane: diagnosi, sintomi e cura

Salute del cane Redazione -

L'ipotiroidismo nel cane è una patologia che si riscontra molto spesso soprattutto nelle razze più predisposte: vediamo cos'è, cause, sintomi, diagnosi e cura. L'ipotiroidismo nel cane è una malattia ormonale molto comune, che colpisce specialmente i quattrozampe più anziani: è possibile che venga riscontrata nel controllo annuale che facciamo dal nostro veterinario di fiducia. Sostanzialmente la ghiandola tiroidea funziona male: per via di un'infiammazione essa produce pochi ormoni tiroidei provocando tutta una serie di sintomi che ora vedremo. E' una patologia che colpisce i cani più "vecchiotti", senza grosse distinzioni di razza e sesso, anche se a onor del vero esistono tipologie più esposte.Ipotiroidismo nel cane: diagnosi e causa Abbiamo detto che l'ipotiroidismo è una malattia riscontrabile dal veterinario: durante la visita di controllo il nostro esperto potrà notare segni evidenti ma per una diagnosi impeccabile servono comunque gli esami del sangue e la misurazione degli ormoni tiroidei (anche se questa patologia non può essere esclusa a priori per quei cani con un livello di ormoni nella norma). Ad ogni modo la causa principale dell'ipotiroidismo nel cane è la distruzione della tiroide per via di un'infiammazione immunomediata, con conseguente atrofia idiopatica e malfunzionamento della stessa. In parole povere: il sistema immunitario del nostro cane danneggia i tessuti tiroidei come se fossero dei corpi estranei. Ciò, come abbiamo detto, riduce la quantità di ormoni e quindi il pet avrà tutta una serie di problemi metabolici che vediamo adesso.Ipotiroidismo nel cane: sintomi Compaiono in età avanzata, ma non è da escludere che anche cani giovani vengano colpiti dalla patologia. Le razze più predisposte sono: Golden retriever, Pinscher, Alano, Barboncino, Bassotto, Beagle, Boxer, Bulldog inglese, Cocker spaniel, Dobermann, Setter irlandese, Alaskan malamute, Volpino, Schnauzer nano e Terranova. Ma quali sono i sintomi in caso di ipotiroidismo nel cane? Ecco una lista dei più frequenti:letargia inattività aumento di peso perdita di pelo (alopecia) mantello secco e fragile inscurimento della pelle (iperpigmentazione cutanea) dermatiti e otiti ricorrentiIpotiroidismo nel cane: cura e prevenzione Il veterinario vi darà sicuramente la terapia migliore per affrontare il problema: essa si sostanzia nell'assunzione dell'ormone mancante. Si tratta di farmaci orali (come ad esempio la levotiroxina sodica, analogo sintetico dell’ormone T4) da somministrate quotidianamente, una o due volte al dì. Seguendo l'iter prescritto dal nostro esperto il cane affetto dalla malattia potrà condurre una vita normale: in genere i miglioramenti si possono riscontrare già dopo le prime due settimane. Per quanto riguarda invece la prevenzione, il consiglio è quello di far controllare periodicamente il vostro cane: fategli fare un check-up, con il quale poter controllare lo stato generale della sua salute.

Denti del cane

Iperplasia gengivale nel cane: cause, sintomi e cura

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Iperplasia gengivale nel cane: sintomi Non solo l’uomo ma anche il cane può essere soggetto a disturbi gengivali. Qualche volta anche nei cani si può sviluppare una crescita eccessiva delle gengive. Questo disturbo viene chiamato iperplasia gengivale nel cane. Esso comporta un fastidioso gonfiore che può portare sia malessere che dolore al nostro cane quindi è opportuno intervenire subito. L’iperplasia gengivale nel cane è generalmente una malattia ereditaria e si riscontra più spesso nei cani di taglia grande come l’Alano, il Dalmata e il Boxer, il Collie, il Dobermann. La causa però può essere anche dovuta ad una somministrazione cronica di farmaci quali nitrendipine, difenilidantoina, nifedipina e ciclosporina. È bene sapere che se questa patologia non viene curata possono insorgere anche problemi alle ossa e alla struttura di sostegno dei denti. I sintomi più comuni che si riscontrano in presenza di iperplasia gengivale nel cane sono il sanguinamento delle gengive e l’inspessimento del tessuto gengivale. La diagnosi effettiva può essere effettuata solo dal veterinario che effettuerà sia un controllo fisico che le analisi del sangue e delle urine. Necessario sarà anche un accurato controllo del cavo orale ed eventualmente una biopsia della gengiva. Quest’ultima è infatti l’unico modo per diagnosticare con assoluta certezza questa patologia.Iperplasia gengivale nel cane: cura L’iperplasia gengivale nel cane è assolutamente curabile e tale cura dipende dall'entità del disturbo. Se è lieve non si prescrive alcuna terapia. Nella maggior parte di questi casi infatti il disturbo scompare da solo. Nei casi gravi o cronici invece è necessaria una terapia farmacologica con antibiotici e antidolorifici così da ridurre il disagio del cane nel periodo di terapia. Nei casi più gravi un intervento chirurgico volto a rimuovere la parte ingrossata. Se è stata causata dai farmaci il veterinario potrebbe raccomandare l’interruzione del farmaco che l’ha provocata oppure effettuare una gengivoplastica qualora le lesioni impediscano al cane di mangiare e soprattutto qualora non possa essere sospesa la terapia farmacologica. Questa è una procedura chirurgica che si effettua in anestesia generale e che ristabilisce altezza e contorno delle gengive alle dimensioni normali. Ovviamente il cane deve essere sottoposto a regolari visite di controllo di modo che il disturbo possa essere tenuto sotto controllo e una volta scomparso che ne scongiurino la ricomparsa. Il cane deve essere seguito anche a casa perché spesso parte della terapia comprende anche una dieta leggera e dei risciacqui del cavo orale.L’importanza dell’igiene orale L’igiene orale dei nostri cani è spesso sottovalutata. Invece è importante controllare il nostro amico a quattro zampe anche da quel punto di vista. Problemi gengivali come l’iperplasia gengivale o altri disturbi legati a denti e gengive possono portare a danni ben più gravi se trascurati. Le infezioni alla bocca possono estendersi arrivando fino al cuore e causando patologie ben più pericolose di una gengivite o di un po’ di tartaro. Cerchiamo quindi di non trascurare questo aspetto importante per la salute dei nostri cani. Certo in casi come quello della iperplasia gengivale nel cane la prevenzione serve a ben poco ma in molti altri casi è fondamentale quindi cerchiamo di non trascurarne l’importanza.

duncan

La storia e il video di duncan, il cane con due zampe

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Duncan: due zampe ma tanta gioia di vivere Oggi vi parlo di Duncan. Chi è Duncan?. Si tratta di un Boxer che ha solo due zampe fin da quando era piccolissimo. Una storia triste direte voi. Ma invece non lo è. Perché la gioia di vivere di Duncan che corre felice ha conquistato praticamente chiunque abbia visto in rete il suo video. Ma andiamo con ordine. Duncan è nato con una malformazione congenita alla spina dorsale. Questa malformazione gli rendeva impossibile utilizzare gli arti inferiori e poiché metteva a rischio la sua stessa vita ha dovuto subire un intervento di amputazione quando aveva appena 8 settimane di vita. Questa triste situazione però non gli ha certo impedito di essere un cane felice e di vivere una vita che lo costringesse a muoversi su un carrellino. Grazie ad una straordinaria forza e determinazione, il cagnolino riesce a stare perfettamente in equilibrio sulle sole zampe anteriori. E non è finita qui. Appena ne ha la possibilità corre felice come se avesse tutte e quattro le zampe. Un bellissimo ed emozionante video lo vede fare proprio questo: correre felice in spiaggia. Il video ha fatto il giro del web e sui social si sono scatenati i commenti commossi per questo piccolo combattente che a dispetto del suo problema è un cane felice e pieno di voglia di vivere. Secondo il parere dei veterinari questa capacità di Duncan può dipendere da uno sviluppo della muscolatura degli arti anteriori tale da essere in grado di sostenere l’intero corpo. Un’altra spiegazione si basa invece sul fatto che avendo Duncan subito l’amputazione in tenerissima età ha imparato subito a gestire il suo corpo creando quindi un suo nuovo baricentro. Quale che sia la spiegazione in ogni caso Duncan è cresciuto come un cane felice ed è questa la cosa più importante di tutte.Il video che ha emozionato il web Duncan è stato seguito nel suo percorso fin da cucciolo dalla Panda Paws Rescue di Vancouver, una cittadina dello stato di Washington. Sono stati proprio i veterinari di questa associazione a decidere per l’amputazione pensando di condannarlo ad una vita sul carrellino. E invece ha stupito tutti diventando un esempio e dimostrando che anche nei nostri amici a quattro zampe è presente un fortissimo attaccamento alla vita. La storia di Duncan ci porta a riflettere sul fatto che nonostante i problemi non ci si dovrebbe mai arrendere. A volte purtroppo questo non è facile ma vale sempre la pena di fare un tentativo aggrappandosi alla vita con gioia proprio come ha fatto il nostro amico peloso. La sua vitalità, la sua voglia di giocare, quella sua aria davvero felice sono assolutamente contagiosi e questo meraviglioso amico sarà di sicuro capace di strapparvi un sorriso e forse anche qualche lacrimuccia. Vederlo correre insieme agli altri cani è qualcosa che, datemi retta, vi aprirà letteralmente il cuore inondandolo di entusiasmo.

colpo di calore nel cane

Colpo di calore cane: sintomi, quanto dura, conseguenze, cosa fare e terapia

Salute del cane Redazione -

Il colpo di calore nel cane è un eccessivo aumento della temperatura corporea dovuto a vari fattori. Nella maggior parte dei casi il colpo di calore nel cane si verifica a causa delle eccessive temperature ambientali tipiche dei mesi estivi a cui il quattro zampe viene esposto, anche se possono esserci altre cause fisiologiche più rare, come crisi epilettiche, mancanza di calcio nel sangue, febbre, micotossine, che provocano anch’esse ipertermia. Normalmente la temperatura corporea del cane si aggira sui 38°-39° e viene mantenuta tale da un sistema di termoregolazione molto diverso da quello umano. I cani infatti non sudano attraverso l’epidermide, ma dissipano il calore per mezzo della respirazione: inspirano dal naso aria fresca proveniente dall’esterno, che va a raffreddare l’organismo, abbassando la temperatura interna, ed espellono calore ansimando, con l’evaporazione che si ha quando compiono respiri veloci e frequenti a bocca aperta. Se però l’aria che immettono dall’ambiente circostante è più calda rispetto alla temperatura dell’organismo, tutto il sistema di raffreddamento salta e il cane non è più in grado di termoregolarsi. È il caso che si verifica quando il pet viene lasciato in auto in estate: contrariamente a quanto si crede, spesso non è sufficiente nemmeno tenere i finestrini aperti o la vettura all’ombra per garantire un clima idoneo al cane. La temperatura in auto infatti può salire a livelli insopportabili in pochi minuti e anche lo stesso ansimare del cane, con la conseguente produzione di vapore acqueo, contribuisce ad aumentarla più velocemente.Colpo di calore nel cane: sintomi I sintomi del colpo di calore nel cane sono molto evidenti e insorgono repentinamente:agitazione e nervosismo; salivazione eccessiva, spesso densa e schiumosa; difficoltà respiratoria; aumento della frequenza cardiaca; vomito e diarrea; mancanza di coordinazione e disorientamento; mucose secche e di colore rosso scuroQuesti sintomi iniziali tendono a degenerare molto rapidamente, fino ad arrivare ad incapacità del cane di alzarsi dalla posizione supina, convulsioni, perdita di coscienza, coma e, quale conseguenza estrema, la morte.Tutti i cani, nessuno escluso, sono soggetti a subire un colpo di calore se vengono a trovarsi nelle condizioni ambientali precedentemente descritte, ma ve ne sono alcuni ancor maggiormente predisposti a questo grave evento. Stiamo parlando dei cani molto giovani e molto anziani, con patologie respiratorie e cardiache, di quelli con pelo folto e di colore scuro, ma anche di tutte le razze brachicefale (Boxer, Carlino, Pechinese, Bulldog, Boston Terrier, Cavalier King Charles Spaniel) che, avendo il muso corto e schiacciato, tendono ad sviluppare già per natura problemi di respirazione.Colpo di calore nel cane: conseguenze Viste le gravi conseguenze a cui il colpo di calore può condurre è assolutamente importante evitare che si verifichi. A questo fine bisogna anzitutto:non lasciare mai il cane in auto, nemmeno per brevi periodi e con i finestrini aperti; non esporre il cane al sole, soprattutto nelle stagioni più calde, ad esempio in spiaggia o in luoghi con il selciato in asfalto o cemento, che attirano in modo particolare il calore; quando il cane è all’aperto in estate, fare in modo che abbia sempre un luogo all’ombra e al fresco, in cui andare a sdraiarsi; cambiare spesso l’acqua nella ciotola, in modo che sia sempre fresca e piena; non sottoporre il cane ad intensa attività fisica quando fa caldo; evitare di uscire nelle ore più torride, ma portare il cane a passeggiare al mattino presto o dopo le 17,00; non far indossare al cane museruole troppo strette che gli impediscono di aprire la bocca e respirare liberamente; nelle giornate più calde bagnare di tanto in tanto il cane, soprattutto testa e zampe, per agevolare il raffreddamento.Colpo di calore nel cane: cosa fare È fondamentale, ai primi sintomi di ipertermia nel cane, portare il pet il più velocemente possibile dal veterinario perché si tratta di una situazione che degenera molto rapidamente. Ci sono comunque alcune misure da adottare nell’immediato che è bene conoscere: anzitutto trasferire subito il cane in un luogo fresco e areato, misurargli la temperatura corporea con un termometro rettale e cercare di farla scendere, bagnando il cane con acqua fresca, ma non ghiacciata, altrimenti si rischierebbe di peggiorare la situazione, causando la costrizione dei vasi sanguigni e quindi ostacolando ulteriormente la dispersione di calore. Una volta arrivati dal veterinario, spiegare bene le condizioni ambientali che hanno provocato il colpo di calore nel cane: non esiste una cura specifica per l’ipertermia, quindi il medico adotterà le misure più idonee in base alla gravità delle condizioni del cane, stabilizzando la temperatura corporea, somministrando liquidi per la reidratazione e ossigeno. Possono essere necessari alcuni giorni di ricovero perché il cane si ristabilisca completamente e la possibilità di guarigione e sopravvivenza variano molto in base alla  situazione: spesso quando l’animale arriva in stato di incoscienza o addirittura in coma è difficile scongiurarne il decesso.

Sterilizzare il cane

Sterilizzare il cane È giusto o sbagliato?

Salute del cane Redazione -

COSA SIGNIFICA STERILIZZARE IL CANE Uno degli argomenti più dibattuti sulla salute dei nostri quattrozampe riguarda la necessità o meno di sterilizzare il cane . Sull’argomento ci sono parecchi luoghi comuni che è bene sfatare perché la pratica clinica e le evidenze scientifiche hanno dimostrato essere privi di fondamento. Molti proprietari pensano ancora che sterilizzare il proprio cane sia “moralmente”deplorevole, perché non rispetterebbe la natura dell’animale e costituirebbe una violenza nei suoi confronti. Questo ragionamento, per quanto possa essere animato dai migliori sentimenti di amore verso il mondo animale, è scorretto, perché è tipicamente umano e per nulla canino. Come spesso accade siamo soliti attribuire ai nostri quattrozampe una logica e un modo di sentire che non appartengono loro e non certo perché i cani non ragionino o non provino sentimenti; tutt’altro! Sono intelligenti e sensibilissimi, ma i loro pensieri e le loro emozioni non sono identici ai nostri. Se sterilizzato il cane non soffre psicologicamente perché non potrà mai diventare genitore e sarà privato della “gioia” di allevare la prole… questo è un modo di sentire umano. Nel cane l’accoppiamento è un istinto dettato dalla necessità di conservazione della specie, quindi una volta sterilizzato non avrà più tale istinto e semplicemente non ci penserà più. Un’altra leggenda metropolitana che spesso si sente quando si chiedono informazioni a persone non competenti sulla necessità di sterilizzare il cane è che, se si opta per la sterilizzazione, sarebbe bene far fare alla femmina almeno una cucciolata. Non è vero, e qui entrano in gioco gli studi e i dati scientifici a favore della sterilizzazione, che sono sia di carattere sanitario che psicologico-comportamentale:è stato rilevato che sterilizzare il cane femmina prima che abbia il primo calore ridurrebbe il rischio di insorgenza del tumore mammario dell’8% rispetto alle femmine che hanno già avuto il primo calore e addirittura del 26% a paragone delle femmine che sono state operate dopo il secondo calore; la sterilizzazione delle femmine comporterebbe anche una diminuzione o il completo azzeramento della possibilità di sviluppare tutte quelle malattie che sono legate al fattore ormonale, come tumori alle ovaie e all’utero, piometra, cisti ovariche, patologie importanti che spesso mettono a rischio la vita stessa dell’animale. Ma si ridurrebbe anche la predisposizione nei confronti di malattie metaboliche, come il diabete; in sostanza una femmina sterilizzata ha un’aspettativa di vita più lunga del 5 – 10% rispetto ad una femmina intera; sterilizzare un cane femmina migliorerebbe non solo la quantità, ma anche la qualità di vita, perché il cane non sarebbe più soggetto a possibili gravidanze isteriche, mastiti e periodi di abbattimento “psicologico”, che spesso capitano quando la femmina è in calore e si manifestano con mancanza di appetito, svogliatezza, modifiche nell’umore e nel comportamento; nel maschio castrato invece i dati circa la riduzione nell’incidenza di tumori alla prostata sono meno evidenti, seppur esistenti, mentre riguardo al tumore ai testicoli è ovvio che con la castrazione se ne elimina ogni possibile comparsa; dal punto di vista comportamentale il cane maschio sterilizzato può essere più tranquillo e meno rissoso, se la sua aggressività verso gli altri maschi era dovuta alla produzione di testosterone, mentre non cambia nulla, se era legata ad un fattore di dominanza o territorialità. STERILIZZARE IL CANE : GLI SVANTAGGI Dopo aver approfondito le motivazioni favorevoli, vediamo i “contro” della sterilizzazione, che inevitabilmente esistono:sterilizzare il proprio cane significa sottoporlo pur sempre ad un’operazione che, per quanto ormai di routine, comporta qualche inevitabile rischio. Sarà in ogni caso il vostro veterinario di fiducia che valuterà le condizioni di salute del cane e vi consiglierà cosa è più opportuno; dopo l’operazione ci sarà un periodo di convalescenza: fortunatamente i cani hanno una ripresa molto più veloce degli umani, quindi per le femmine, che subiscono un’operazione più invasiva, si tratterà di circa due giorni in cui il cane sarà più abbattuto e meno vivace. Va detto comunque che la più recente tendenza della chirurgia veterinaria in questo campo è di non asportare anche l’utero, come in passato, ma solo le ovaie, perché si è visto che, cessata la produzione di ormoni, l’utero tende poi ad atrofizzarsi spontaneamente. Ciò comporta una minore complessità dell’intervento. Ne i maschi invece spesso tutto si risolve una volta smaltiti gli effetti dell’anestesia; nella femmina sterilizzata, talvolta, si manifesta una forma di incontinenza urinaria, la cui incidenza è molto variabile in base alla razza del cane (va dall’1,3% al 20%); sono più soggette a sviluppare il problema le femmine di razze di taglia grande, come Rottweiler, Dobermann, Pastore Tedesco, Boxer. Questo fenomeno in ogni caso può essere controllato mediante l’utilizzo di appositi farmaci.

Intolleranze alimentari nei cani: cosa sono, test e cure

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Intolleranze alimentari nei cani: cosa sono, come individuarle e le cure Avete mai sentito parlare di intolleranza ai cibi nei cani? Qui vi spieghiamo cosa sono e in che cosa consistono. Ebbene si, così come noi uomini sviluppiamo allergie e intolleranze anche negli animali può succedere la stessa cosa. E’ importante capire come si individuano le intolleranze e come si possono curare. Qui indichiamo i sintomi, come si manifestano e anche alcuni tipi di cure da adottare per eliminarle o ridurle. Anche i cani se consumano ripetutamente certi alimenti possono accusarne e diventare intolleranti. Grazie a diete specifiche, ad esclusione di certi alimenti, o prodotti appositi e ovviamente il consulto col tuo veterinario il tuo cane può liberarsi di questo fastidio o conviverci senza troppe sofferenze. Non solo, esistono anche prodotti appositi per alleviare il fastidio o ad esempio il prurito che può causare un l’intolleranza. Attenzione perché le intolleranze possono ritornare e tutti i tipi di cane possono essere soggetti a questo disturbo alimentare.Intolleranze alimentari nei cani: cosa sonoCosi come noi uomini, anche i cani possono soffrire di intolleranze alimentari: si manifestano con una reazione del sistema immunitario che non tollera elementi presenti in determinati cibi. Nel cane le intolleranze alimentari rappresentano la terza causa di allergie, sono abbastanza frequenti, per questo è importante sapere cosa sono e saperle riconoscere. Possono colpire tutti i tipi di cane indistintamente dalla razza e dal genere, si manifestano in egual misura nei maschi e nelle femmine, sterilizzati o meno. Non esiste un età specifica in cui si manifestano poiché possono presentarsi in giovane età ma anche durante l’anzianità.Intolleranze alimentari nei cani: sintomiSe da tempo il tuo cane ha vomito o diarrea, si gratta ripetutamente, ha la cute arrossata e delle lesioni allora potrebbe soffrire di un intolleranza alimentare. I sintomi che si manifestano e la reazione sono proporzionati alla quantità assunta dell’elemento che infastidisce il cane. L’intolleranza alimentare non è da confondere con l’allergia che si manifesta con altri sintomi. L’intolleranza a differenza dell’allergia nei casi più estremi può portare anche alla morte e si localizza nell’intestino mentre l’allergia crea una reazione nel sistema immunitario.  Con l’aiuto del veterinario puoi stabilire se è un intolleranza e di che tipo è per curarla e adottare una dieta adeguata. I sintomi di questo tipo di disturbo alimentare possono colpire più apparati:Apparato cutaneo Apparato urogenitale Apparato respiratorio Apparato gastro-intestinale Apparato oculo-congiuntivale Sistema nervoso centraleNon è semplice distinguere le intolleranze sulla base di segni fisici ma alcuni di essi se si manifestano ripetutamente sono un chiaro indice che siamo di fronte ad un problema alimentare e non un’atopia ad esempio. Tra questi rientrano casi in cui il cane non risponde al trattamento con steroidi ed ha forti pruriti, problemi auricolari e ancora, problemi cutanei evidenti presenti in esemplari di giovane età.Intolleranze alimentari nei cani: perchè vengono? Alcuni studi hanno dimostrato che le intolleranze si sviluppano per i cibi più comunemente consumati, nel caso dei cani sono: pesce, pollo, agnello, soia, mais, frumento, uova, e tutti i prodotti di derivazione lattiero-caseari. Tutti questi ingredienti li troviamo presenti nel cibo per cani e nelle crocchette, che non a caso rappresentano un'alta percentuale del nutrimento dei nostri cani. Una delle intolleranze più diffuse è indubbiamente quella al lattosio, ovvero allo zucchero presente nel latte ma ce ne sono di diverso tipo. E’ importante prestare attenzione a prodotti come latte e derivati (formaggio e panna), il sale che ovviamente è contenuto in maniera bilanciata negli alimenti per cani ed infine prodotti con lievito come ad esempio il pane sono tra le tre categorie più soggette ad intolleranze. Le razze di cani più soggette alle intolleranze sono: il Setter Irlandese, il Cocker spaniel, il Boxer, Pastore tedesco, Dalmata, Labrador, Golden Retriever, Westhighland White Terrier e tanti altri incroci fra razze diverse.Intolleranze alimentari nei cani: cureCon l’aiuto del tuo veterinario puoi individuare gli alimenti che infastidiscono il tuo cane seguendo due metodi o con una dieta ad eliminazione e cibo monoproteico o acquistando prodotti appositi disponibili sul mercato adatti proprio a questo tipo di problemi. La dieta ad eliminazione consiste nell’escludere alcuni alimenti per un tempo stabilito di almeno 12 settimane, circa quasi tre mesi può essere utile per individuare i cibi che creano l’intolleranza alimentare del vostro cane. In questo tempo è sufficiente nutrire il cane con un regime alimentare diverso dal solito ovvero, cibo per cani monoproteico: alimenti con una proteina e un carboidrato che non ha mai mangiato, accoppiamenti come coniglio e riso ad esempio. Aggiungere alla proteina anche un carboidrato è utile per vedere se l'intolleranza è legata ad un cereale o meno. Questo metodo consiste nel rintrodurre lentamente tutti i cibi valutando e osservando se con l’aggiunta di un alimento nuovo si manifestano i sintomi dell’intolleranza. Ovviamente la dieta va fatta cercando di inserire tutti i cibi, le vitamine e i minerali che servono per un fabbisogno corretto ed equilibrato. Trascorso il tempo suggerito, se sono scomparsi o notevolmente ridotti i sintomi si può riportare il cane a mangiare normalmente, facendo attenzione che la ripetitività del cibo può riportare a galla le intolleranze. Nel mercato esistono anche linee composte da proteine idrolizzate per cane, proteine e carboidrati scissi sono molecole talmente piccole che non provocano reazioni di intolleranza e sono cibi adatti a questo tipo di utilizzo. Per il tempo stabilito sarà sufficiente acquistare alimenti per cani allergici, eliminare tutti gli altri cibi e controllare che il vostro amico a 4 zampe non faccia il furbetto e mangi in giro alimenti che non dovrebbe ingerire. E’ importante controllare che non mangi altro durante le passeggiate, che nessuno gli dia cibo e se avete altri animali come un gatto, è fondamentale che non si avvicini alla sua lettiera. Assieme alla dieta possono essere consigliati degli shampoo appositi per la cute, antibiotici o rimedi naturali come tea tree oil, calendula, malva o camomilla per disinfettare. Con le giuste attenzioni anche il vostro cane può essere curato e accudito in modo tale che le intolleranze non rappresentino malessere e fastidio. Sottoposto alle diete ed eventualmente cure prescritte dal veterinario, prodotti alimentari adeguati come cibo monoproteico, cane o gatto che sia possono guarire o convivere quotidianamente con le intolleranze in maniera semplice.

intelligenza dei cani

Le razze di cani più intelligenti: la classifica di stanley coren

Curiosità Redazione -

INTELLIGENZA DEI CANI: LE RAZZE PIÙ INTELLIGENTI SECONDO STANLEY COREN Quali sono le razze più intelligenti? Stanley Coren ha stilato una classifica sull' intelligenza dei cani, ma non tutti sono d’accordo. Che i cani siano intelligenti è ormai da tempo assodato, ma c’è chi non si è fermato a questa constatazione di fatto, ma è andato oltre cercando di elaborare una graduatoria delle varie razze di cani sulla base della maggiore o minore intelligenza. Lo ha fatto Stanley Coren, professore e ricercatore dell’Università British Columbia di Vancouver ed appassionato cinofilo, che ne ha studiato a lungo le capacità mentali. È diventato famoso a livello mondiale con la pubblicazione del suo libro “ L’ intelligenza dei cani ”, tradotto in 26 lingue diverse e che gli ha portato vari riconoscimenti. Come si capisce dal titolo, Coren ha stilato una vera e propria classifica delle razze di cani più intelligenti, basandosi sulla capacità di apprendere in fretta nuovi comandi e eseguirli continuativamente nel tempo.Il gradino più alto del podio spetterebbe al Border Collie, un cane di origine inglese, tradizionalmente utilizzato per la conduzione delle greggi: proprio il dover gestire centinaia di pecore, spesso in autonomia, a distanza dal conduttore, avrebbe acuito in questa razza una maggiore capacità di problem solving. Inoltre, svolgendo un lavoro che prevede un preciso coordinamento con il pastore e spesso con altri cani, il Border Collie ha sviluppato particolarmente l’intuito e l’abilità a comprendere immediatamente, anche solo attraverso piccoli cenni, i comandi dell’uomo o i segnali provenienti dagli altri animali. Al secondo posto in classifica compare il Barboncino: è un cane molto attento a ciò che lo circonda e un fine osservatore; inoltre è in grado di adeguarsi con grande facilità alle abitudini dell’umano con cui condivide la propria esistenza. Tra le caratteristiche tipiche di questa razza anche la fedeltà verso il padrone, la docilità e il senso di accudimento nei confronti dei bambini. Ai primi posti della classifica non poteva mancare il Pastore Tedesco: da sempre una delle razze di cani più diffuse al mondo, nella sua storia è stato impiegato in molteplici attività di difesa, di ricerca, di salvataggio. Questo perché è un cane molto versatile, capace quindi di adattarsi a svolgere compiti diversi e impegnativi, che impara velocemente e facilmente. Se a questo aggiungiamo lo spiccato senso del dovere e l’obbedienza verso il padrone, la potenza fisica, la grande velocità e la protezione verso la famiglia, è facile capire perché sia una delle razze di cani più amate. Appena fuori dal podio troviamo il Golden Retriever, un cane molto docile di indole, obbediente, sempre alla ricerca dell’approvazione dell’essere umano, il che lo rende ancor più incline ad apprendere i comandi del padrone, allo scopo di compiacerlo, soddisfacendo le sue richieste. Proprio per queste sue caratteristiche è adatto a svolgere attività con persone affette da varie forme di disabilità, fisica o mentale; da qui il suo largo utilizzo nella Pet therapy. Al quinto posto troviamo Il Dobermann Pinscher: altro che cane destinato ad impazzire come si credeva un tempo! Il Dobermann è un cane intelligente, con un’ottima memoria; non è portatore di aggressività innata, come spesso si pensa, ma è piuttosto molto legato (a volte quasi morbosamente) al proprio padrone e istintivamente portato difendere la proprietà e la famiglia ad ogni costo. Proprio la sua tenacia, forza e coraggio nello svolgere il compito di guardiano e protettore hanno determinato la cattiva fama che ha accompagnato questa razza di cani in passato. LE ALTRE RAZZE DI CANI SARANNO DAVVERO MENO INTELLIGENTI? Dopo questi primi “magnifici cinque” la classifica sull'intelligenza dei cani di Coren prosegue fino al 79° posto, occupato dal Levriero; per completezza la riportiamo di seguito per intero, nel caso qualche padrone fosse curioso di vedere in che posizione si è classificato il suo amato quattrozampe, ma va detto che questa graduatoria ha suscitato molti pareri contrastati, come descritto nell’articolo “L’ intelligenza dei cani (2° parte): ma di quale intelligenza stiamo parlando?”.Ecco per intero la classifica delle razze di cani più intelligenti di Coren (dal 6° al 79° posto): 6 Pastore Shetland 7 Labrador 8 Pappilon 9 Rottweiler 10 Australian Cattle Dog 11 Welsh Corgi Pembroke 12 Zwergschnauzer 13 English Springer Spaniel 14 Tervuren 15 Schpperke - Pastore Belga 16 Collie - Keeshond 17 Kurzhaar 18 Flat coated retriever - Cocker Spaniel- Schnauzer 19 English Spaniel 20 Cocker Americano 21 Weimaraner 22 Malinois - Bernese 23 Volpino di Pomerania 24 Irish Water Spaniel 25 Vizla 26 Welsh Corgi 27 Chesapeake Bay retriever - Puli - Yorkshire 28 Rieseschnauzer - Cao de Agua Portoghese 29 Airedale Terrier - Bovaro delle Fiandre 30 Border terrier - Briard 31 Welsh Springer Spaniel 32 Manchester terrier 33 Samoiedo 34 Field Spaniel - Terranova - Australian Terrier - American Staffordshire terrier - Setter Gordon - Bearded Collie 35 Cairn terrier - Kerry Blue terrier - Setter Irlandese 36 Norwegian Elkhound 37 Affenpincher - Silky terrier - Zwergpinscher - Setter Inglese - Pharaon Hound - Clumber Spaniel 38 Norwich terrier 39 Dalmata 40 Soft Coated Wheaten terrier - Bedlington terrier - Fox terrier 41 Curly Coated retriever - Irish Wolfhound 42 Kuvasz - Australian Shepherd 43 Saluki - Spitz finnico - Pointer 44 Cavalier King Charles Spaniel - Drahtaar - Black and Tan Coonhound - American Water Spaniel 45 Siberian Husky - Bichon Frisé - English Spaniel 46 Tibetan Spaniel - English Foxhound - Otteehound - American Foxhound - Greyhound - Griffone 47 West Highland White terrier - Scottish Deerhound 48 Boxer - Alano 49 Bassotto - Staffordshire Bull terrier 50 Alaskan Malamute 51 Whippet - Shar pei - Fox terrier 52 Rhodesian Ridgeback 53 Ibizan hound - Welsh terrier - Irish terrier 54 Boston terrier - Akita Inu 55 Skye terrier 56 Norfolk terrier - Sealyham terrier 57 Carlino 58 Bouledogue francese 59 Griffone di Bruxelles - Maltese 60 Piccolo Levriero Italiano 61 Chinese crested dog 62 Dandie Dinmont terrier - Vendeen - Tibetan terrier - Japanese Chin - Lakeland terrier 63 Bobtail 64 Pastore dei Pirenei 65 Scottish terrier- San Bernardo 66 Bullterrier 67 Chihuahua 68 Lhasa apso 69 Bullmastiff 70 Shih tzu 71 Basset hound 72 Mastiff - Beagle 73 Pechinese 74 Bloodhound 75 Borzoi 76 Chow Chow 77 Bulldog 78 Basenji 79 Levriero Afgano

Viaggiare in aereo con il cane

Cani in aereo: si può? le normative da seguire

Curiosità Redazione -

Si può viaggiare in aereo con il cane? Ecco cosa dicono le normative europee. Tra i mezzi di trasporto possibili per compiere viaggi di media e lunga percorrenza assieme al nostro quattrozampe l’aereo è sicuramente quello più problematico. Anzitutto perché non esiste un regolamento unico e condiviso che disciplini il viaggio ad alta quota dei nostri cani, ma le modalità cambiano da una compagnia aerea all’altra. Ad esempio viaggiare in aereo con il cane su Ryanair o easyJet non è possibile, a meno che non si tratti di cani-guida o d'assistenza. Vi sono quelle che non accettano animali sui propri velivoli, a nessuna condizione, altre che li accettano in numero limitato (ad esempio non più di due per aeromobile), mentre la maggior parte delle compagnie consente il trasporto di cani, ma soltanto nella stiva dell’aereo. Ciò costituisce spesso un problema non da poco per il padrone, ma soprattutto per il cane. Esistono determinate regole da rispettare relativamente agli spazi adibiti al trasporto dei pets, come le dimensioni delle gabbie, abbastanza grandi da permettere all’animale di muoversi e girarsi e ambienti sufficientemente aerati, ma per il cane il viaggio in aereo rimane sempre una notevole fonte di stress. Trovandosi in un luogo sconosciuto, solo senza il proprio padrone e chiuso in un kennel, il quattrozampe può riportare conseguenze sia psicologiche che fisiche. Ogni anno infatti un numero tutt’altro che irrilevante di cani addirittura muore durante il trasporto aereo o viene perso, quando la tratta prevede uno o più scali con il conseguente cambio di velivolo. Ciò è assolutamente inaccettabile, così alcune compagnie hanno deciso di aprire le porte della cabine anche ai quattrozampe, che potranno viaggiare assieme al proprio padrone, ovviamente all’interno di apposita gabbia; ma non è tutto oro quel che luccica! Anche le compagnie più “illuminate” come ITA Airways o la statunitense Delta infatti per ora consentono di viaggiare in aereo con il cane in cabina solo per gli esemplari di piccola taglia (per Alitalia, ad esempio, non devono superare i 10 kg di peso), mentre per tutti gli altri “big” rimane il confino all’interno della stiva pressurizzata.Se dunque qualche passo avanti si sta facendo in merito al rispetto dei diritti degli animali anche ad alta quota, c’è ancora molta strada da percorrere nell’ottica di voli pet-friendly. È importante dunque che il padrone valuti molto attentamente l’opportunità di far viaggiare il proprio cane in aereo, anche chiedendo preventivamente consiglio al proprio veterinario che, in base alle condizioni di salute dell’animale, potrà dare delle preziose indicazioni.Viaggiare in aereo con il cane: cosa serve Prima di viaggiare in aereo col proprio cane bisogna informarsi bene non solo sulle condizioni di viaggio imposte da ogni compagnia, ma anche sulla documentazione necessaria. Il cane deve essere dotato di:libretto sanitario che attesti che è in regola con le vaccinazioni; microchip o il tatuaggio leggibile, con relativa certificazione di avvenuta iscrizione all’anagrafe canina; per il vaccino antirabbico, nel nostro paese non è più obbligatorio, ma il Ministero della Salute lo consiglia per le regioni più orientali e nelle Isole; può essere richiesta una dichiarazione sulla buona salute dell’animale, rilasciata dal veterinario prima della partenza.Per i voli internazionali è necessario anche un passaporto sanitario del cane da richiedere al veterinario che riporta, oltre ai dati anagrafici dell’animale e alla sua fotografia, anche l’attestazione delle avvenute vaccinazioni, compresa l’antirabbica, che per l’estero è obbligatoria. È importante inoltre assicurarsi che il paese di destinazione non preveda un periodo di quarantena per il cane una volta sbarcato. Soprattutto va ribadito che è importante informarsi bene sulle regole stabilite dalla singola compagnia aerea con cui decidete di volare: ve ne sono alcune che, oltre ai regolamenti più o meno comuni, pongono delle ulteriori restrizioni, come ad esempio non accettare cuccioli di età inferiore ai tre mesi, femmine gravide o in calore, e cani brachicefali, come il Boxer, il Bulldog, il Carlino o il Pechinese, che per la conformazione schiacciata del muso possono presentare maggiori problemi respiratori.

Simon e Sammie

La storia di simon e sammie, vittime della crudeltà umana

News Redazione -

Simon e Sammie: la storia di un’amicizia nata nel dolore La storia che sto per raccontarvi è quella di Simon e Sammie. Simon e Sammie sono rispettivamente un Border-Collie di un anno e un piccolo boxer di quattro mesi. La storia che sto per raccontarvi è quella di uomini che sono stati capaci di fare del male a queste due creature in modo indicibile. Uomini senza cuore, senza anima, perché solo così possono essere definiti. La storia che sto per raccontarvi, però, è anche una storia di amicizia, di conforto, di aiuto. Di quell’amore di cui solo gli animali sono davvero capaci. Simon e Sammie sono ricoverati al Rescue Dogs Rock NYC a The Dodo che li ha presi in custodia da due rifugi diversi e ha cercato di dare loro, fin da subito, cure e sostegno, perché questi due cuccioli erano ridotti davvero in condizioni pessime. Simon è stato maltrattato in modo atroce dal suo precedente padrone. In gran parte del corpo non aveva nemmeno più il pelo. Sammie, è più piccolo ma il dolore che ha subito basta per una vita intera. Gli hanno colorato il pelo di blu con una bomboletta spray, gli hanno sparato ad una zampa e lo hanno trascinato con una macchina. Simon e Sammie, il dolore e la cattiveria umana li conoscono molto bene. Ma quando sono arrivati al Rescue Dogs hanno conosciuto anche l’amore di persone che si stanno occupando di loro con pazienza e dedizione. Simon e Sammie hanno scoperto che nessuno ti capisce e ti aiuta come chi sa cosa stai passando. Così Simon pian piano si è avvicinato a Sammie e gli ha offerto conforto e sostegno. Si avvicina a lui ogni volta che può così che il piccolo Sammie non si senta solo. Non lo abbandona mai. Perché queste meravigliose creature, nonostante abbiano ricevuto in dono solo la cattiveria degli uomini, fino a quando non sono stati tratti in salvo e portati al Rescue Dogs, non hanno smesso di essere anime buone, capaci di amare oltre le sofferenze e la crudeltà umana. Simon sta recuperando in fretta e presto potrà essere adottato da persone che, mi auguro, sappiano quando è speciale e quanto saranno fortunati ad accoglierlo nella loro famiglia. Per il piccolo Sammie invece il cammino è ancora tutto in salita. Potrebbe perdere la zampa e ha bisogno ancora di moltissime cure, probabilmente non solo fisiche. Ma per ora Simon e Sammie sono insieme. Simon si prende cura di lui e non lo lascia mai.Simon e Sammie, un insegnamento per tutti Quando ho letto questa storia, felice di sapere che entrambi i nostri piccoli amici pelosi se la sarebbero cavata, ho pensato che sarebbe davvero bellissimo se Simon e Sammie potessero essere adottati insieme, da una famiglia capace di dimostrare a questi due piccolini che non ci sono solo uomini cattivi al mondo. Ce ne sono altri, come i volontari che ogni giorno aiutano gli animali che vengono abbandonati o maltrattati, come chi quando gli chiedi quanti sono in famiglia, contano sempre anche il cane o il gatto, o il canarino. Sarebbe bello se Simon e Sammie potessero dimenticare la violenza e la cattiveria ed essere, d’ora in poi, sempre circondati d’amore. Perché se lo meritano, perché la cattiveria non può e non deve vincere sull’amore. E, questo Simon ce lo ha insegnato con la delicatezza di una carezza, zampa su zampa, al suo piccolo amico che non si è ritratto da quell’atto di dolcezza e amicizia ma, con coraggio e speranza, l’ha accettata.  Abbiamo molto da imparare dai nostri amici animali. Iniziamo ricordandoci che sono esseri viventi, sentono la gioia, sentono il dolore, sentono l’amore e la cattiveria. Iniziamo ricordandoci che, prima di tutto, dobbiamo loro rispetto. Se lo desideri puoi seguirci in inglese su mydog.petAlcuni esempi:Pug Pekingese Siberian Husky Why Do Dogs Sniff Each Other’s Tails? The Biggest Dogs in the World The Most Expensive Dogs in the World Bull Terrier German Shepherd Dog Bernese Mountain Dog Great Dane Saint Bernard The Cutest Dogs in the World Cane Corso (Italian Mastiff)